Ospitaletto, il 16 settembre apre il museo dedicato a Domenico Ghidoni

Nel museo troveranno spazio diverse opere dello scultore, ma anche altri allestimenti e spazi per laboratori didattici e culturali. Mentre l'esterno dovrebbe diventare un luogo di socialità e ospitare eventi come concerti e film all'aperto.

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Il bronzo rappresenta "la pittura", musa di Moretto. Il volto è della moglie di Domenico Ghidoni, autore del monumento, foto di Mario Baldoli

Sabato 16 settembre, alle 11, a Ospitaletto inaugurerà ufficialmente il museo dedicato allo scultore Domenico Ghidoni.

L’immobile si trova lungo via Padana Superiore (la strada che attraversa il centro del paese e continua in via Ghidoni), nel bell’immobile dell’ex villa Presti. Un edificio degli anni Venti – 500 metri quadrati, con 5mila metri quadri di area verde attorno – acquistato dal Comune nel 2016 a costo zero tramite la permuta di due lotti edificabili.

Nel museo troveranno spazio diverse opere dello scultore, ma anche altri allestimenti e spazi per laboratori didattici e culturali. Mentre l’esterno dovrebbe diventare un luogo di socialità e ospitare eventi come concerti e film all’aperto.

Il museo Ghidoni è stato fortemente voluto dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Giovanni Battista Sarnico. In una nota di agosto, in cui critica il suo predecessore per diverse opere, il nuovo sindaco Laura Trecani ha tenuto però a precisare che “la gestione del Museo Ghidoni ci ha visto intervenire tempestivamente con una deliberazione di variazione urgente in Giunta, ratificata in Consiglio Comunale, che prevede l’utilizzo di sponsor per una iniziale gestione museale”.

DOMENICO GHIDONI, CHI ERA?

Domenico Ghidoni, nato da Felice Ghidoni e Maria Bambina Inselvini, era di famiglia contadina. Ha iniziato la sua attività artistica nel 1877 nella bottega di Pietro Faitini, iscrivendosi poi ai corsi serali della Scuola di Disegno annessa alla Pinacoteca civica Tosio, più tardi intitolata al Moretto (la piazza della Pinacoteca ospita ancora una bellissima scultura, di cui riportiamo la foto in questo articolo). Negli anni 1879-1880 frequenta, quindi, i corsi di ornato tenuti da Lorenzo Vela, fratello di Vincenzo, nell’Accademia di Brera a Milano. A Milano, dove sposò la causa artistica del verismo, si svolse gran parte della sua attività successiva. Ma mantenne sempre i rapporti con la sua Ospitaletto e la città di Brescia.


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