Nel primo pomeriggio di giovedì, all’interno del carcere Nerio Fischione / Canton Mombello di Brescia, un giovane detenuto appena arrestato ha tentato di porre fine alla propria vita legandosi dei lacci al collo con l’intento di impiccarsi. Fortunatamente l’intuito ed il pronto intervento di un giovane poliziotto penitenziario con appena venti giorni di servizio ha sventato il malsano gesto del detenuto evitando, quindi, che si contasse un’ulteriore perdita di una vita umana all’interno delle carceri italiane.
Il detenuto salvato è stato trasportato agli Spedali Civili di Brescia per le cure del caso. Non è in pericolo.
A darne la notizia è il Coordinatore Regionale della Fp CGIL Polizia Penitenziaria – Calogero Lo Presti – che in una nota pone l’accento sulle “precarie condizioni detentive all’interno del la Casa Circondariale di Brescia dovute alla vetusta della struttura risalente a fine del 1800, alla ormai cronica carenza del personale di Polizia che seppur molto sott’organico e, nonostante le mille problematiche quotidiane, con spirito di sacrificio ed abnegazione riesce, comunque, a mantenere l’ordine, la sicurezza, la disciplina nonché la realizzazione delle attività trattamentali ma anche e soprattutto a salvare delle vite umane. Non meno importante anche l’aspetto che riguarda il sovraffollamento che conta circa 340 detenuti su 185 previsti come capienza regolamentare oltre alla ormai annosa questione che riguarda la gestione dei soggetti psichiatrici o tossicodipendenti”.
La Fp CGIL – conclude il comunicato stampa – “non può che congratularsi e complimentarsi con il giovane poliziotto che ha evitato una tragedia irreversibile all’interno delle mura del Nerio Fischione. Il sindacalista Lo Presti sollecita, ancora una volta, sia l’Amministrazione Penitenziaria Centrale che il Governo a trovare una soluzione alle diverse e varie problematiche che attanagliano il vecchio carcere di Brescia”.