Per il momento i servizi sociali comunali hanno solo potuto raccogliere i nomi e dare qualche piccolo consiglio ai tanti che nelle ultime ore stanno chiamando gli uffici per capire come fare senza il reddito di cittadinanza. Della sospensione della misura decisa dal governo anche i servizi sociali sono stati avvisati solo all’ultimo: anche loro quindi al momento non sanno che cosa dire ai cittadini che li contattano allarmati.
Il reddito di cittadinanza è stato infatti sospeso nei giorni scorsi. Chi ne beneficiava si è visto recapitare un sms che diceva che a breve, cioè lunedì 31 luglio, la misura sarebbe stata sospesa. Nessun margine di tempo quindi è stato lasciato ai cittadini per cercare uno strumento alternativo. E nemmeno nessuna spiegazione chiara sulle nuove regole e sui complessi meccanismi di funzionamento dei nuovi strumenti approntati dal governo.
Così questi cittadini – e famiglie – che vivono in condizioni di indigenza in questi giorni stanno prendendo d’assalto i servizi sociali. A Brescia come in tutte le altre città d’Italia. Per fortuna nella nostra città e provincia non si ha notizia di scontri e tensioni come avvenuto in altri centri italiani. La situazione, però, se non ci saranno notizie a stretto giro, fanno sapere dai servizi sociali, chissà cosa potrebbe accadere. Ieri 1° agosto è intervenuto con un comunicato anche il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali, Gianmario Gazzi. “C’è preoccupazione, certo, anche per il professionista ma, soprattutto, per queste persone che stanno solo cercando risposte e aiuto – sottolinea Giargioni -. Dall’altro lato ci sono gli uffici e l’intero personale spiazzato”.