Lago di Garda, Regione contro Legambiente: falso l’allarme sulla qualità delle acque
“L’ultimo comunicato di Legambiente tenta di danneggiare ancora una volta, il Lago di Garda, che ribadisco è una punta di diamante del nostro territorio a vocazione turistica”. Così Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Marketing territoriale, Design, Moda e Grandi Eventi di Regione Lombardia, commenta il report ‘Goletta dei Laghi 2023’. “Il comunicato che ho letto racconta uno scenario non veritiero che induce in errore il lettore”, dichiara Mazzali.
Secondo Legambiente che ha eseguito 13 prelievi di cui 6 in acque venete e 7 in acque lombarde, spiega l’assessore, “risulterebbe, a detta loro, che sulla nostra sponda bresciana del Lago, esattamente alla foce del torrente in località Santa Maria di Lugana a Sirmione e a Toscolano Maderno, dove si trova la foce del Rio Lefà, l’inquinamento sia al di fuori dei limiti di legge”.
Premesso “che Regione Lombardia esercita un controllo e un monitoraggio continuo attraverso ARPA e ATS, e che dai report analitici di questi enti emerge che la balneabilità del Lago di Garda è eccellente sotto qualsiasi profilo, sanitario e ambientale, si può pacificamente affermare che la salute dei turisti delle spiagge del lago non è in discussione”.
I dati di monitoraggio di ATS, estratti dal portaleacque.salute.gov.it, sottolinea Mazzali, “ci dicono che i 56 punti di prelievo sono classificati di qualità eccellente” mentre “Il giudizio che Legambiente attribuisce alla qualità delle acque bresciane fanno infatti riferimento ad aree non interessate alla balneazione. Il monitoraggio effettuato da Legambiente è utile per valutare l’andamento, nel corso del tempo, della qualità delle acque legate agli interventi effettuati nel settore del collettamento e depurazione, di cui i parametri microbiologici riportati sono un buon indicatore, ma non corretti se utilizzati per formulare un giudizio sulla qualità delle acque di balneazione”. Questo perché, torna a ribadire Mazzali, “i punti riportati dall’Associazione si trovano nei pressi di foci di corsi d’acqua con presenza di scarichi puntuali”. Oltretutto, continua, “il riconoscimento della qualità ambientale delle spiagge del lago è certificato dalla recente assegnazione di ben tre ‘Bandiere Blu’ tra cui ritroviamo Sirmione, Gardone Riviera e Toscolano Maderno. Questo prestigioso riconoscimento viene assegnato dalla Foundation for Environmental Education organizzazione internazionale non governativa e no-profit con sede in Danimarca”. L’obiettivo principale dei programmi FEE, rimarca l’assessore, “è la diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale e nel marzo 2003 ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa di partnership globale con il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e nel febbraio del 2007 ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO)”. Quindi, conclude Mazzali, “appare del tutto strano che due enti non governativi dediti alla tutela dell’ambiente ci diano fotografie completamente diverse dello stesso scenario”.
Sul tema interviene anche l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia Giorgio Maione. “L’ente competente al monitoraggio istituzionale ai fini della balneazione è Ats – ha precisato-. La qualità delle acque dei laghi è monitorata costantemente e i dati sono pubblicati in tempo reale sul portale del ministero. Per il Lago di Garda i numeri sono chiari: i 56 punti analizzati nei pressi delle spiagge sono tutti balneabili e classificati di qualità eccellente. Quest’anno sul Benaco sono triplicate anche le bandiere blu -ha chiuso Maione -. Per la Lombardia ambiente e turismo sono sinonimi e il Garda è un punto di riferimento nazionale anche da questo punto di vista”.