Sono quattro i bresciani che sono stati arrestati nell’ambito della maxi-inchiesta della Guardia di Finanza bresciana che ha portato a scoprire un presunto giro di fatture false da 160 milioni di euro.
Nei guai è finito così – secondo quanto riportano tutti i media nazionali – il 40enne camuno Roberto De Pedro (presunto cassiere del gruppo), nella cui abitazione sarebbe stato trovato un milione di euro in contanti, nascosti in una valigia e recuperati grazie al fiuto dei cani addestrati ad annusare banconote (i cosiddetti cash dog). Con lui sarebbero stati arrestati anche i fratelli franciacortini Massimiliano e Federico Borghesi (31 e 34 anni), ritenuti dagli investigatori i registi della frode, e il 35enne Claudio Romellini.
Complessivamente le persone arrestate sono state 10, con 80 persone e 48 società oggetto di indagini. Il sodalizio – che tratteneva l’8 per cento e girava agli imprenditori coinvolti la restante parte – avrebbe sottratto al Fisco ben 21 milioni di euro.