La sentenza non è ancora stata pronunciata (è attesa per il 30 maggio), ma l’ultima udienza ha segnato un punto a favore di Francesco Mura, accusato con altri di aver “clonato” trasmissioni televisive dedicate al gioco del Lotto, incassando il denaro delle telefonate dei giocatori che sarebbe spettato alla società che per prima aveva realizzato i programmi.
Il Pm, infatti, ha chiesto l’assoluzione per il 43enne di Erbusco, che è già a processo anche per la vicenda Scarface con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’evasione e al riciclaggio (complessivamente sono stati sequestrati circa 25 milioni di euro). Per quest’ultima vicenda l’imprenditore tornerà il aula il 21 febbraio, ma in relazione alle trasmissioni sul Lotto – secondo il pubblico ministero (e le difese, ovviamente) – Mura e gli altri sei non sarebbero dunque responsabili del reato di truffa. Ora si attende la sentenza.