Nei giorni scorsi sono state liberate nelle vicinanze del Lago d’Aviolo, nel territorio di Edolo in Valcamonica, 40 marmotte provenienti dalla vicina Valtellina.
Si tratta del primo risultato di un progetto, voluto dalla Comunità Montana di Valle Camonica nel suo ruolo di ente gestore del Parco dell’Adamello, che punta ad accrescere la popolazione di questi animali nell’area. Le marmotte, nonostante il travagliato trasferimento, una volta liberate si sono trovate a loro agio ed hanno subito preso possesso del nuovo territorio che le ospiterà in futuro.
“La scelta dell’Aviolo – si legge sul sito ufficiale del parco dell’Adamello – non è casuale: proprio in quest’area, verosimilmente a causa degli inverni con molta meno neve, la popolazione autoctona di marmotte si è notevolmente ridotta. Infatti è da anni che alcuni attenti osservatori segnalano al Parco ed ai rifugisti del Rifugio Occhi questo fenomeno: la graduale scomparsa di questo mammifero è un chiaro segnale del cambiamento climatico, soprattutto perché in tempi passati era molto comune sentire i suoi fischi di allarme, in particolare nella porzione più interna della conca.”
Nell’area di provenienza degli animali, nella vicina Valtellina, è invece emerso il problema opposto: qui si è riscontrata una sovrappopolazione di marmotte.
Si è dunque pensato di trasferire alcuni esemplari all’interno del Parco Naturale dell’Adamello. L’operazione si è svolta con il coordinamento del personale tecnico del Parco ed in particolare della biologa Anna Maria Bonettini e con il preziosissimo aiuto di un gruppo di Guardie Ecologiche Volontarie, di altri volontari e dei rifugisti.
Il progetto proseguirà con la liberazione di un secondo e ultimo gruppo di animali che si terrà nei prossimi giorni e poi con il monitoraggio scientifico della popolazione nei prossimi anni.
Ecco il video della liberazione delle marmotte al lago dell’Aviolo
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