Nuovi elementi sembrano escludere collegamenti fra il cadavere ritrovato senza testa nel Po, a Occhiobello (Rovigo), e la scomparsa di Andreea Rabciuc, la 27enne di origine rumena di cui non si hanno notizie da quasi un mese da Castelplanio (provincia di Ancona).
In favore di questa ipotesi, almeno stando alle indiscrezioni emerse, c’erano le tempistiche (la donna rovata non sarebbe morta da molto, al massimo da tre settimane), l’età presunta e – secondo alcune fonti – anche il colore dei capelli. Ma il corpo era vestito con un abito di colore rosa-blu e paiettes ,mentre Andreea il giorno della scomparsa aveva una maglietta gialla e, soprattutto, nel cadavere mancherebbero i tuatuaggi che la 27enne rumena aveva su tutto il corpo (e non solo sulle mani, mozzate dall’assassino e non recuperate). Un elemento, se confermato, decisivo.
Al momento si indaga ad ampio raggio nelle province di Rovigo, Padova, Ferrara e Modena, ma senza tralasciare le province Lombarde a monte del fiume: Mantova, Cremona e Brescia (qualcuno aveva ipotizzato collegamenti con la morte di Souad Alloumi, ma i tempi non coincidono) in particolare. La procura di Rovigo è ancora in attesa dell’esame del Dna per incrociare i risultati con quelli presenti nelle banche dati delle forze dell’ordine.
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