
di Enrica Recalcati – London & Daiquiri. I gran reportage di Gian Butturini: una mostra antologica inaugurata sabato 13 gennaio al Museo Nazionale della Fotografia in collaborazione con lAssociazione Gian Butturini e Heilandi Galery. Fotografo bresciano di poca fama, ma di grande talento. Grafico pubblicitario, scomparso nel 2006, lascia in eredità un archivio ricchissimo di foto vintage e negativi in bianco e nero di reportage dai forti contenuti storico-sociali. Sarebbe forse finito erroneamente nel dimenticatoio se non fosse stato per Martin Parr, noto fotoreporter britannico. .
Martin casualmente trova in un mercatino il libro London by Gian Butturini, si innamora degli scatti e cerca la famiglia in Italia. Da cosa nasce cosa, il libro viene rivalutato e ristampato con un testo introduttivo dello stesso Parr che ne elogia la qualità.
Questa mostra inaugura la nuova stagione espositiva del Museo della fotografia che dedica ogni anno lapertura come tradizione ad un autore bresciano.
Gian Butturini (1935-2006) si afferma prima come grafico e architetto dinterni per diventare poi nel 1969 fotoreporter internazionale. Ha effettuato grandi reportage ad ogni latitudine del pianeta, pubblicando libri e realizzando documentari a tema sociale. Fra questi il film Il mondo degli ultimi, con Lino Capolicchio e Mietta Albertini.
In mostra 40 libri fotografici, pubblicazioni italiane e internazionali, testimonianza di reportage realizzati in tutto il mondo; 60 scatti in bianco e nero, in parte vintage altri da negativo originale, scelti accuratamente e tratti dai libri fotografici:
London by Gian Butturini (Edizioni Damiani) e Daiquiri 2.0 racconti e fotografie di reportage (Edizioni Mimesis). Sono le fotografie dei primi reportage dellautore: da Londra 1969 alla fine degli anni 80 in Cile. Martin Parr lo ha scelto per la mostra Strange and familiar-Britain as Revealed by International Photographers, realizzata al Barbican Centre di Londra nel 2016 poi replicata alla Manchester Art Gallery.
Butturini era lunico italiano con altri 22 autori internazionali, tra cui Henri Cartier-Bresson, Raymond Depardon, Robert Frank e Paul Strand. La nuova edizione del volume London by Gian Butturini è a cura di Martin Parr che, affascinato dal libro, ne ha scritto la prefazione. Daiquiri 2.0 è uno strepitoso cocktail di memoria ed emozioni, con immagini di London, storiche foto sul conflitto tra protestanti e cattolici nellIrlanda del Nord, la Cuba di Fidel dei primi anni 70, il Cile di Allende poi di Pinochet, Franco Basaglia e la nuova psichiatria a Trieste, la Rivoluzione dei Garofani in Portogallo, la lotta di liberazione nel deserto del popolo saharawi, il teatro di strada in Romagna con Julian Beck, manifestazioni di metalmeccanici italiani. Il volume riporta gli appunti di viaggio dellautore nei diversi reportage.
La figlia Marta e il figlio Tiziano ricordano il padre con affetto e ammirazione invitando a non sottovalutare il talento di questo bresciano dallocchio magico.
Claudio Bragaglio, intervenuto allinaugurazione della mostra ha ricordato la valenza sociale e limpegno che Gian Butturini ha sempre avuto trattando i temi della democrazia e della pace.
La mostra va sicuramente vista e apprezzata come vera testimonianza di una passione e di una vita dedicate alla giustizia sociale.
LA SCHEDA
London & Daiquiri. I gran reportage di Gian Butturini
Museo della Fotografia Contrada del Carmine 2/F
martedì, mercoledì, giovedì 9-12
Sabato e domenica 16-19.
dal 13 gennaio al 4 febbraio 2018.
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