Provinciali, Fi alla resa dei conti. Maione: Mattinzoli faccia autocritica. Fontana: sbagli
Dopo le elezioni provinciali, in Forza Italia il dibattito è già iniziato. E, in attesa di sapere se scatteranno nuovi provvedimenti disciplinari, il confronto pubblico tra gli esponenti più in vista del partito si fa già caldo.
“Il centro-sinistra”, scrive il consigliere ed ex assessore in Loggia Giorgio Maione (collocato con i ribelli peroniani), “ha preso 40451 voti e 9 seggi e la maggioranza, il centro-destra con più voti (41291) solo 7 seggi relegandosi alla minoranza consiliare. Il sistema elettorale ha premiato chi ha presentato una lista unitaria cosa che il mio partito Forza Italia ha impedito si facesse anche per il centrodestra. Purtroppo pochi amici ed io abbiamo sostenuto con forza la necessità del listone di centrodestra ma siamo state delle Cassandre. Ora chi ha sbagliato faccia autocritica e faccia opposizione senza cercare con inciuci da Palazzo di stare in maggioranza col PD”. Tra i Mi piace di sostegno anche quello di Viviana Beccalossi (Fdi)
Ma il segretario cittadino Paolo Fontana, schierato con l’ortodossia non ci sta, e – sempre su Facebook – ribatte: “Mi pare che nella tua analisi manchi una riflessione, a mio avviso importante, cioè che le liste del centro sinistra hanno presentato complessivamente 22 candidati mentre quelle del centro destra 56. Proprio questi 56 candidati , nelle 4 liste, ha alzato il livello dei voti poiché, come è risaputo, più candidati “corrono “ maggiore è la possibilità di aumentare il voto… pertanto dubito che si sarebbe raggiunto un risultato analogo, in termini di voti, con una lista unitaria del centro destra. Detto ciò naturalmente, va rafforzata in ogni circostanza l’unità del centrodestra che vede, anche in queste elezioni provinciali, una evidente leadership di Forza Italia”.