Senza acqua e corrente, ora si contano i danni: via alle richieste di risarcimento

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La frase, che sul web, ricorreva maggiormente, durante i giorni di neve che hanno lasciato diversi comuni senza corrente e luce, era: “non possono succedere queste cose nel 2015”. E dai social, la polemica diventa sempre più concreta. Riallacciati i collegamenti di quasi tutti i centri abitati coinvolti, la rabbia non cessa e le famiglie iniziano a fare la conta dei danni.

Aziende e privati, soprattutto nella zona della Bassa Orientale, dove la normalità è arrivata solo ieri, hanno deciso di non sorvolare su questi tre giorni di black-out. Elettrodomestici e apparecchi elettronici che ora non funzionano più, ma anche l’aver vissuto al freddo per ore interminabili, porta alla voglia di riscatto.

“La domanda di rivalsa va presentata sempre nei confronti del venditore, dopo aver quantificato il danno, con una prima lettera scritta di proprio pugno.  – spiega al Corriere della Sera Giuseppe Vilardi, di Adiconsum Brescia – Attenzione, è necessario indicare in modo preciso il momento, o quantomeno il lasso temporale, in cui si è verificato il calo di corrente”. E nel caso una risposta immediata non arrivasse, ci si può rivolgere ad un’associazione di consumatori.  E non saranno in pochi quelli che procederanno in questo senso: in particolare saranno gli agricoltori la categoria in prima fila che, secondo la Coldiretti, ha subito un danno di 5milioni di euro, non solo per la neve, ma proprio per la mancanza di corrente.

Inoltre, Federconsumatori Brescia ricorda che le utenze domestiche danneggiate potranno essere indennizzate automaticamente. Infatti, scrive l’Associazione, “Se l’interruzione della fornitura è superiore alle 12 ore (per i Comuni a medio grado di concentrazione territoriale, per utenti bassa tensione e media tensione) scatta un indennizzo di euro 30 e, ogni 4 ore di interruzione aggiuntive, è previsto un ulteriore indennizzo di euro 15, per un tetto massimo di euro 300”. Inoltre, specifica Federconsumatori,     “Le imprese di distribuzione, una volta ripristinate le linee, dovranno comunicare all’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ed il Sistema Idrico, il numero degli utenti interessati dall’interruzione, l’ammontare dei rimborsi erogati, la tipologia di utente, il grado di concentrazione e fasce di durata delle interruzioni prolungate. A trenta giorni dalla comunicazione all’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ed il Sistema Idrico, la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico ristorerà attraverso il Fondo " eventi eccezionali".”

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1 COMMENT

  1. Grazie Del Bono (e le tua squadra) se uno cambia l’aria e non se ne frega della neve… azzi suoi! l’hai voluto? Tientelo!!!!!!!!

  2. Federconsumatori BS non sa che nel caso di inondazioni, valanghe, tempeste, ecc gli indennizzi non sono dovuti? La maggior parte degli alberi caduti che hanno provocato interruzioni sono di proprietà privata: ergo le imprese distributrici comunicheranno all’AEEGSI i motivi delle interruzioni, la loro durata e chi o che cosa l’ha provocata. Per cui chiederanno i danni ai proprietari delle piante, e gireranno richieste di indennizzo di terzi agli stessi.

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