Uffici postali: addio a otto sedi di frazione, ecco dove

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Dopo l’annuncio dei giorni scorsi (leggi la notizia), e i numerosi appelli politici affinché a rimetterci non siano gli utenti più deboli (leggi la notizia), Poste Italiane ieri ha confermato i tagli inseriti nel piano di riorganizzazione nazionale per fare fronte alle difficoltà. Pesante il tributo che deve pagare la Lombardia, con la chiusura definitiva di ben 61 uffici e la riduzione di orario (apertura a giorni alterni) in altri 121.

Confermate, purtroppo, le preoccupazione del presidente dell’ente di area vasta Pier Luigi Mottinelli, che nei giorni scorsi aveva dichiarato di temere maggiormente per le sorti degli uffici montani. Le sedi che verranno soppresse sono quelle delle frazioni, a Botticino Mattina, Castelletto di Leno, Mazzano, Provezze di Provaglio d’Iseo, Brozzo di Marcheno, Cogno di Piancogno, Cogozzo di Villa Carcina e Magno di Gardone Valtrompia.

Gli uffici postali che invece ridurranno l’orario di apertura, con tre aperture settimanali, ma almeno senza chiudere del tutto, sono quelli di San Martino della Battaglia a Desenzano, di San Pancrazio a Palazzolo e di Incudine. Orari ridotti pure a Maderno, Ono San Pietro, Ponte Caffaro a Bagolino, Prestine e Valvestino.

Dura, tra le altre, la reazione  del vicepresidente del Consiglio regionale, Fabrizio Cecchetti: «Nonostante i forti dubbi e le proteste anche sindacali per le preoccupanti ricadute sull’occupazione che potrebbero esserci pare che Poste italiane voglia andare avanti spedita sull’attuazione del progetto di ridimensionamento. A questo punto credo sia urgente una presa di posizione del parlamento lombardo: chiudere sportelli o limitarne le aperture, soprattutto quando questi uffici sono periferici, vuol dire negare un servizio che è importante e al tempo stesso gettare nel disagio più assoluto le persone più deboli, soprattutto quelle anziane».
(red.)

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3 Commenti

  1. Eh, sì le Poste Italiane facessero le poste, invece di voler fare le banche…Povera Italia….Poi il servizio postale (consegna della corrispondenza etc…) viene effettuato spesso in maniera parecchio deficitaria, con lunghe code e attese per i cittadini in quanto gli impiegati sono spesso occupati a svolgere altre pratiche….

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