Si tratta di una tradizione irrinunciabile per molti bresciani, ma anche quest’anno giunge l’appello per interromperla. Stiamo parlando dei botti di capodanno, e dell’invito degli attivisti della Lav, Lega Anti Vivisezione, a non far esplodere botti nella notte di Capodanno.
L’anno scorso il Comune di Brescia pur non redigendo alcuna specifica regola si limitò a ricordare (leggi la notizia) che nel regolamento comunale è espresamente vietato l’utilizzo di petardi, botti, fuochi d’artificio e prodotti simili in ogni luogo pubblico cittadino. La multa prevista sarebbe di 130 euro, anche se la cronaca dell’anno scorso non registrò alcuna contravvenzione, seppure i botti furono esplosi, eccome.
Una battaglia contro i mulini a vento? La Lav di Brescia vorrebbe non fosse così, e invita il sindaco Del Bono non solo a redigere un’ordinanza specifica, ma a promuovere da qui a Capodanno una campagna di sensibilizzazione sul pericolo dei botti per gli animali. Pericolo perché l’udito degli animali, domestici e selvatici, è molto più sviluppato, e sensibile, rispetto a quello degli esseri umani; perchè il senso dell’orientamento potrebbe essere momentaneamente compromesso; perché infine lo spavento per un botto potrebbe far scappare gli animali di compagnia, in strada o peggio ancora oltre le ringhiere, o giù dai balconi.
Il sindaco per ora non si è espresso.
(a.c.)
niente botti niente circo con animali,niente zoo,,,,,,,,questi qui,invece di chiedere di vietare tutto, ,,non farebbero meglio ha sensibilizzare chi ha i 4 zampe a raccogliersi le loro cacchine????ne trovi a iosa in qualunque paese vai!!!!!