Il nome del Vate torna nella toponomastica nel 150° anniversario della nascita

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Le celebrazioni per il 150° anniversario della nascita di Gabriele d’Annunzio, gardonese d’adozione, hanno marcato un’altra tappa significativa, soprattutto per il suo valore simbolico. E’ stato infatti inaugurato a Mantova il Portico Gabriele d’Annunzio, che congiunge Piazza Sordello e Piazza Castello, proprio nell’area di Palazzo Ducale.

La scelta del luogo, che offre uno degli scorci più belli del centro storico ed è importante crocevia della vita cittadina, non è casuale: d’Annunzio visitò Mantova per la prima volta nel 1907, probabilmente spinto dal desiderio di incontrare l’amata Giuseppina, contessa nata Giorgi e sposa a Lorenzo Mancini. A ricordarlo esiste la sua firma sul registro visitatori proprio del Palazzo Ducale, ammirato dal poeta nella sua “bellezza dilaniata e derelitta”. Il Vate restò affascinato soprattutto dal soffitto ligneo di una delle Sale, col motivo a labirinto intervallato dalla frase “Forse che si – Forse che no”, che ispirò il titolo del suo ultimo romanzo.

Il taglio del nastro è avvenuto al cospetto di tutte le massime autorità: presenti il sindaco di Mantova, Nicola Sodano, il prefetto, Carla Cincarilli, la soprintendente, Giovanna Paolozzi Strozzi, il presidente del Consiglio Comunale, Giuliano Longfils, il presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri, il presidente della società di Palazzo Ducale, Gianpiero Baldassari, e il presidente del Museo Tazio Nuvolari, Giancarlo Pascal.

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