Export, timidi segnali di ripresa per le imprese bresciane verso i Paesi extra Ue

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Dopo la caduta dei flussi commerciali con l’estero rilevata nel 2012 e nel primo semestre di quest’anno, nel terzo trimestre – secondo il Centro studi di AIB – si sono avvertiti alcuni segnali di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda le esportazioni.  I dati Istat a settembre 2013 indicano infatti un aumento delle esportazioni dello 0,7% rispetto ai primi nove mesi del 2012, mentre le importazioni sono calate dello 0,5%. La dinamica leggermente positiva dell’export risulta in contro tendenza rispetto sia alla Lombardia (- 0,1%) che all’Italia (- 0,3%); quella negativa delle importazioni è più ridotta rispetto al dato nazionale (- 6,1%) e a quello regionale (- 4,5%). Complessivamente, nei primi nove mesi di quest’anno, le esportazioni della provincia di Brescia si sono attestate a 10.162 milioni di euro e le importazioni a 5.345 milioni, con un saldo positivo di 4.817 milioni di euro. La crescita delle esportazioni non è generalizzata, ma riguarda solo alcuni settori., tra cui: articoli di abbigliamento, pelli e accessori; sostanze e prodotti chimici e farmaceutici; prodotti alimentari, bevande e tabacco; apparecchi elettrici e di precisione. Per quanto riguarda la destinazione geografica, i mercati di sbocco più dinamici sono quelli dell’Africa (Algeria), del Nord America (Stati Uniti) e dei Paesi dell’Europa Orientale (Russia e Turchia). Perdono quota i tradizionali mercati dell’Europa UE.

 

Questi, in sintesi, i risultati più significativi che emergono dalle elaborazioni effettuate dal Centro Studi AIB sui dati Istat del commercio internazionale.

Le esportazioni, nei primi nove mesi del 2013, hanno registrato una crescita dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2012, ma il terzo trimestre di quest’anno ha rilevato un calo del 7,2% sul trimestre precedente.

Sono cresciute le esportazioni dei comparti: prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+ 23,8%); prodotti delle miniere e delle cave (+ 14,8%); prodotti alimentari, bevande e tabacco (+ 8,5%); articoli di abbigliamento, pelli e accessori (+ 12,7%); sostanze e prodotti chimici e farmaceutici (+ 9,9%); macchine e apparecchi meccanici (+ 3,3%); apparecchi elettrici e di precisione (+ 6,9%).  Hanno invece registrato un decremento delle vendite all’estero i seguenti settori: prodotti tessili (- 2,9%); legno e prodotti in legno, carta e stampa (- 2,1%); prodotti petroliferi raffinati (- 16,7%); articoli in gomma e materie plastiche (- 0,9%); metalli e prodotti in metallo (- 2,3%); mezzi di trasporto (- 3,1%); prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (- 15,2%).

A livello geografico, l’incremento più consistente delle esportazioni è stato registrato in Africa (+ 14,2%), in particolare in Algeria (+ 15,4%; nel Nord America (+ 7,2%), con gli Stati Uniti (+ 6,2%); nei Paesi dell’Europa Orientale non aderenti all’UE (+ 6,1%), tra cui Russia (+ 7,0%) e Turchia (+ 5,0%). Sono complessivamente aumentate le esportazioni verso l’Asia (+ 5,9%), se pure in presenza di un rallentamento nei due mercati tradizionalmente più dinamici della Cina (- 2,3%) e dell’India (-13,5%). In diminuzione le esportazioni verso l’area dei Paesi UE (- 1,8%), con i cali più vistosi in Belgio (- 9,6%) e nei Paesi Bassi (- 7,9%), mentre sono aumentate le vendite nel Regno Unito (+ 7,6%).   

Le importazioni hanno registrato un decremento dello 0,5% rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso, mentre il terzo trimestre del 2013 hanno segnato una diminuzione del 12,0% sul trimestre precedente. Il calo delle importazioni bresciane riguarda quasi tutti i settori, ma risulta più marcato per: apparecchi elettrici e di precisione (- 11,6%); prodotti tessili (- 7,7%); articoli in gomma e materie plastiche (- 7,4%); prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (- 4,0%); legno e prodotti in legno, carta e stampa (- 2,7%); mezzi di trasporto (- 2,5%). Aumentano, invece, le importazioni dei settori: prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+ 6,6%); articoli di abbigliamento, pelli e accessori (+ 7,0%); prodotti petroliferi raffinati (+ 10,0%). A livello geografico, i maggiori decrementi delle importazioni si registrano con riferimento ai flussi provenienti dagli Stati Uniti (- 14,9%) e dalla Cina (- 10,6%). Diminuiscono anche quelli dal Regno Unito (- 3,9%), dalla Francia (- 2,8%) e dal Brasile (- 2,2%). Risultano invece in aumento le importazioni provenienti dall’Africa (+ 29,8%), e in particolare dall’Algeria (+ 9,0%), e quelle dai Paesi europei non UE (+ 14,2%), con una crescita in Russia (+ 5,1%) e in Turchia (+ 2,9%).

La leggera crescita delle esportazioni, a fronte di un contenuto ridimensionamento delle importazioni, ha contribuito a migliorare il saldo commerciale con l’estero della provincia di Brescia, che è passato da 4.717 milioni di euro del periodo gennaio-settembre 2012 a 4.817 milioni di euro nello stesso periodo del 2013, con un incremento del 2,1%.

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