Corteo studenti: il Kollettivo “denuncia” le cariche della polizia

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Sinistra antagonista torna all’attacco per “denunciare” le presunte cariche delle polizia contro i manifestanti che questa mattina, venerdì 13 dicembre, si sono uniti in corteo sfilando per le strade della città per protestare contro la politica di austerity e per chiede una scuola più sicura. In una nota il Kollettivo Studenti in lotta racconta la propria versione dei fatti.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DELLA NOTA:

Un corteo pacifico di 250 studenti medi è partito stamattina da piazza Garibaldi e si è riversato nelle strade della città per protestare contro le politiche di austerità e per chiedere una scuola sicura, la immediata ristrutturazione dei numerosi edifici scolastici fatiscenti della provincia, una scuola “a misura di studente” e soprattutto uno stop al continuo aumento del prezzo di libri e trasporti.

In via 20 settembre gli studenti hanno deciso di fermarsi all’incrocio con via Saffi, per bloccare il traffico e far sentire maggiormente la loro voce. Dopo alcune trattative con la polizia per stabilire la durata del blocco, quando gli studenti stavano per ripartire in corteo, l’arrivo del capo della Digos, dottor Destavola, ha fatto precipitare la situazione: il dirigente ha ordinato una carica contro gli studenti inermi, i celerini hanno sferrato manganellate alla testa e al viso di diversi giovani provocando contusioni, in particolare uno studente è stato ferito al naso e al labbro.

Nonostante l’inaudita violenza ella polizia gli studenti si sono dimostrati determinati e convinti a portare avanti la loro lotta e il corteo è ripartito compatto verso piazza della Loggia che doveva essere il luogo di scioglimento. La manifestazione invece è proseguita dirigendosi verso l’Agenzia delle Entrate, ritenuta un obiettivo in quanto organo del Ministero delle Finanze adibito alla riscossione delle tasse che gravano ogni giorno di più sui lavoratori e sui ceti sociali più deboli della popolazione riducendo il potere d’acquisto degli stipendi dei dipendenti e gravando sui redditi bassi di molte fasce del lavoro autonomo.

Davanti agli uffici dell’agenzia delle entrate, dove la polizia si era nuovamente schierata sono stati fatti alcuni interventi per spiegare il motivo della scelta di tale obiettivo e c’è stato un fitto lancio di uova contro l’edificio come forma di simbolico sanzionamento dal basso.

Quest’azione è stata anche una presa di posizione in merito alle proteste in corso da parte del Movimento 9 Dicembre di cui si condivide la netta critica nei confronti della casta e dell’Europa delle banche e della dittatura della finanza ma da cui ci distingue il rifiuto verso forme di strumentale presenza di forze fasciste e razziste. Il corteo si è sciolto davanti all’edificio occupato di Via Marsala 40, per indicare una risposta alla crisi attraverso la riappropriazione, la conflittualità e l’affermazione dei bisogni delle persone vittime della crisi.

La manifestazione si è conclusa dimostrando la determinazione a proseguire il percorso di mobilitazione senza essere stati intimoriti dalla repressione poliziesca subita e dandosi appuntamento per mercoledì 18 dicembre alle ore 15 al Magazzino 47 dove si decideranno le prossime iniziative.

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2 Commenti

  1. Con i bambini capricciosi due scappellotti ogni tanto ci vogliono! Un centinaio di bambocci che rappresentano solo i loro capricci non possono bloccare un intera città

  2. Randellare anche i "forconi" Bloccano strade, frontiere, intimoriscono e minacciano di bruciare i negozi ! Sono peggio del black block. !

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