Arriva l’etichetta sulla carne, Prandini: passo importante ma non basta

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Dopo la protesta degli allevatori in Italia per la carne di maiale, di pecora, di capra e di pollo sia fresca, refrigerata o congelata diventa obbligatorio indicare dal primo aprile 2015 il luogo dell’allevamento e della macellazione. Lo rende noto Coldiretti nel sottolineare che la “Battaglia di Natale: scegli l’Italia” continua per accorciare i tempi e introdurre l’obbligo di indicare il luogo di nascita degli animali “nato in“, dopo che il Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali dell’Unione Europea si è espresso sull’etichettatura della carne suina, ovicaprina e di pollame in merito all’indicazione obbligatoria "allevato in" e "macellato in" con riferimento allo Stato membro e al Paese terzo dove avvengono queste procedure. “E’ certamente un primo passo importante – dichiara Ettore Prandini Presidente di Coldiretti Brescia e Lombardia – che però deve essere necessariamente completato con l’indicazione obbligatoria dell’origine per quanto riguarda tutti i prodotti trasformati che Coldiretti ritiene fondamentale per garantire la trasparenza indispensabile per mettere il consumatore in condizione di fare scelte consapevoli e i nostri allevatori di differenziare e valorizzare il proprio prodotto”. La mobilitazione continua con l’arrivo a Roma dei giovani agricoltori e allevatori di Coldiretti per difendere il vero Made in Italy il prossimo mercoledì 11 dicembre a partire dalle ore 9,30 in via XXIV Maggio 43. 

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