"La costante e intensa mobilitazione di questi giorni dei lavoratori e dei cittadini di tutti i paesi che hanno stabilimenti della Riva Acciaio, ha avuto ragione contro il blocco degli impianti e il rischio di ridimensionamento di un importante patrimonio industriale". Questo il commento della Fim-Cisl rispetto all’accordo raggiunto a Roma grazie al quale gli impianti Riva Acciaio lunedì riapriranno in Valcamonica.
DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE
I 1400 lavoratori degli stabilimenti della Valcamonica, Varese, Lecco e Milano, Verona, Cuneo, potranno tornare al lavoro da lunedì prossimo. Dopo il blocco degli impianti deciso il 12 settembre dall’azienda a seguito del sequestro disposto dalla magistratura, si è svolto nella giornata di venerdì 27 settembre l’ennesimo confronto presso il Ministero dello sviluppo economico tra il Ministro Flavio Zanonato, il custode giudiziario Mario Tagarelli, la Direzione aziendale Riva Acciaio e gli istituti bancari, che ha prodotto il risultato tanto atteso. La svolta è stata possibile grazie ai chiarimenti venuti dalla magistratura di Taranto, con cui si e’ garantita l’operativita’ finanziaria del gruppo, e quindi la continuità produttiva. E’ stato individuato un percorso che concorre alla stabilizzazione produttiva di Riva Acciaio, e si prevede un piano finanziario, sotto il controllo del custode giudiziario, di accantonamento progressivo delle risorse equivalenti a quelle oggetto del sequestro. La Fim-Cisl, aveva da subito sollecitato un provvedimento urgente della magistratura o del Governo per garantire insieme legalità e attività produttiva, e aveva respinto l’ipotesi della Cassa integrazione, che sarebbe stato impropria per un’azienda in piena attività, o di un fantasioso commissariamento, improvvidamente invocato da alcuni, che avrebbe affossato le prospettive produttive di Riva Acciaio e creato un grave problema occupazionale. Dopo 12 giorni di inattività e di annunci contraddittori, finalmente prevale il buon senso e la responsabilità dei soggetti istituzionali preposti. La lotta dei lavoratori, con il sostegno della cittadinanza e di tutti I sindaci delle valli e delle città, ha prevalso.