Portese, sbarra “taglia-gola” in mezzo alla ciclabile. Attentato o ingenuità?

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(a. tortelli) Un ignoto “attentatore” o semplicemente qualcuno che voleva impedire il passaggio delle automobili senza consapevolezza di quanto sarebbe potuto accadere ai ciclisti? A Portese, frazione di San Felice del Benaco, è “caccia” all’uomo che ha collocato una lunga sbarra di ferro ad altezza d’uomo nella strada ciclopedonale che dalla parte alta del paese conduce al porto.

Domenica un lettore di Bsnews.it ha rischiato la vita su quel tratto. Intorno alle 10.30 di mattina, infatti, il 47enne Roberto Fortunato stava percorrendo via San Giovanni in sella alla sua bicicletta, quando la sua corsa (“per fortuna più lenta del solito, visto che avevo incrociato due pedoni poco prima”) è stata bruscamente interrotta dallo scontro con l’asta di ferro – lunga 4 metri e spessa 20 millimetri – collocata a circa un metro e 75 dal suolo e davvero difficile da notare a distanza. L’impatto è stato violento, ma per “fortuna” l’uomo è stato colpito alla fronte (non al collo, dove avrebbe corso rischi ben più gravi) e ha riportato soltanto ferite lievi (“trauma contusivo della fronte senza perdita di coscienza, lieve cervicalgia”).

Fortunato a quel punto ha avvisato la polizia locale di San Felice, che ha inviato un agente in loco per gli accertamenti del caso. Successivamente ha provveduto a rimuovere (lui) l’asta, collocandola sul ciglio della strada, per evitare che altri rischiassero la vita. Oggi stesso l’uomo si recherà dai carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti e, “se la sbarra non sarà stata ancora rimossa, anche nei confronti del comune”. Ma sulle intenzioni dell’ignoto attentatore manca ancora chiarezza. La stessa “vittima” azzarda due ipotesi. La prima è che sia stato qualche scriteriato che volesse in quel modo bloccare il passaggio di altri mezzi sulla via. La seconda che si sia trattato di una variante del triste fenomeno del lancio dei sassi dai cavalcavia. Un’opzione, quest’ultima, davvero inquietante. Perché l’episodio potrebbe ripetersi. E, come racconta Fortunato, “il fatto che sia vivo, o quanto meno solo con un trauma e un collare è dovuto a una serie di circostanze fortuite.

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1 COMMENT

  1. Se la sbarra e’ stata messa per impedire il passaggio delle auto le indagini non dovrebbero essere molto complesse: a chi disturbano le auto su quella strada?
    Se invece e’ stata messa con l’obiettivo di fare male allora la questione e’ piu’ complessa.
    Speriamo che i carabinieri facciano qualche cosa!Se la sbarra e’ stata messa per impedire il passaggio delle auto le indagini non dovrebbero essere molto complesse: a chi disturbano le auto su quella strada?
    Se invece e’ stata messa con l’obiettivo di fare male allora la questione e’ piu’ complessa.
    Speriamo che i carabinieri facciano qualche cosa!

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