Garda, accordo sui livelli delle acque. Beccalossi soddisfatta

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"La regolazione dei livelli delle acque del Lago di Garda, il più importante lago italiano, sarà affrontata da un gruppo di lavoro che, dopo quasi cinquanta anni di durata delle attuali regole, valuterà l’avvio di una revisione sperimentale delle stesse, per aggiornare le procedure tuttora in atto e dare risposte innovative e moderne, più in linea con le esigenze odierne sull’uso di una risorsa preziosa per il turismo, l’agricoltura, la navigazione, la produzione di energia". Lo ha detto l’assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, commentando l’accordo sottoscritto da Regione Lombardia, Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento, assieme ai rappresentanti di Consorzi di bonifica bresciani e mantovani e con la regia di Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po).

RIDUZIONE LIVELLO IDROMETRICO – Con la nuova sperimentazione, in particolare, si prevede la riduzione del livello idrometrico massimo da 140 a 125 centimetri nel periodo febbraio-maggio, qualora il carico nevoso dell’inverno precedente presente sulle montagne del Garda assicurasse la disponibilità dei centimetri mancanti. Per rendere attuabile questo scenario, gli enti firmatari dell’accordo si impegnano a favorire studi scientifici per la predisposizione di un moderno modello previsionale che, monitorando con precisione la copertura nevosa del bacino e quindi il carico di acqua aggiuntivo nel Garda a seguito dello scioglimento, permetta quando auspicato con l’accordo di oggi.

CONTENIMENTO DI EVENTUALI PIENE – "La sperimentazione – ha continuato Viviana Beccalossi – va salutata con soddisfazione, perché consentirebbe di disporre, in primavera, di un maggior volume invasabile nel lago per contenere eventuali piene e quindi meglio tutelare le popolazioni rivierasche e del bacino del Mincio e permetterebbe una più corretta gestione delle acque di tutto il sistema Sarca-Garda-Mincio-laghi di Mantova con evidenti benefici per l’ambiente". "Inoltre – ha concluso l’assessore – sarebbero ridotti gli effetti negativi di escursioni stagionali troppo importanti del lago, mantenendo comunque intatte le disponibilità idriche complessive per tutto il bacino sub lacuale e, in particolare, quelle destinate all’uso irriguo per l’agricoltura. E’ anche importante sottolineare l’accordo raggiunto unanimemente da tutte le istituzioni che si affacciano sul lago; infine, un plauso al ruolo scientifico e tecnico svolto da Aipo, l’Agenzia interregionale per il Po".

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