(a.c.) La piena del fiume Oglio del 6 maggio 2010 trascinò via dagli ancoraggi il bar galleggiante di Palazzolo. A distanza di quasi tre anni non è ancora stato chiarito chi dovrà rispondere dei soldi persi dall’amministrazione.
Il comune di Palazzolo, quando era ancora guidato da Alessandro Sala, chiese alla Corte dei Conti come dovevano essere ripartite le responsabilità dell’affondamento. Un 20% spettava al tecnico comunale Piefrancesco Feriani, responsabile di non aver preteso il collaudo, come chiesto invece dal direttore dei lavori. Ora, chi paga il corrispettivo economico di questo 20% di resposabilità (cioè 205mila euro)? L’ente? Lo stesso impiegato?
Il sindaco di Palazzolo, Gabriele Zanni, sulle colonne di Bresciaoggi che stamane riporta la notizia: «È necessario verificare se sussistano responsabilità di chi ha autorizzato l’apertura senza il collaudo statico. Abbiamo chiesto alla Corte dei conti come muoverci per non subire le conseguenze finanziarie. Il Comune, oltre a pagare 205 mila euro ha dovuto rinunciare a incassare la sanzione di 78mila euro».