Ex dipendente ruba materiale alla Kosmo e lo nasconde nel suo garage. Si cerca il complice

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Alle ore 07.30 di martedì 5 giugno 2012 personale della Sezione Volanti si è portato in via Del Sebino,  presso la ditta Kosmo Impianti per un sopralluogo di furto. Sul posto gli operanti accertavano l’avvenuto furto di numeroso materiale elettrico e varia attrezzatura da lavoro, unitamente ad un furgone Peugeot di colore bianco. Più tardi, nel corso della mattinata, il titolare della ditta, un cittadino di Campobasso del 1970, ripensando alle modalità in cui era avvenuto il furto ed al fatto che il ladro molto probabilmente conosceva il nascondiglio delle chiavi del furgone, avendole trovate senza fatica, avendo sospetti su un ex dipendente, si è portato presso la sua abitazione, sita in via Bazoli. Nel suo garage, approfittando del fatto che la porta fosse leggermente socchiusa, il titolare della ditta ha  visto e riconosciuto il materiale asportato dalla sua azienda provvedeva quindi a chiamare nuovamente il 113. Gli agenti, giunti sul posto e fatto ingresso nel garage, hanno rinvenuto effettivamente il materiale in questione. Rintracciato poi l’ex dipendente, un cittadino bresciano del 1961, lo hanno raggiunto in compagnia del titolare dell’azienda. Messo di fronte alle sue responsabilità, l’uomo ha confessato agli agenti il furto. Conducendo gli agenti ed il suo ex datore di lavoro presso il parcheggio dell’Ortomercato l’uomo ha permesso loro di rinvenire il furgone rubato. Accompagnato in Questura, lo stesso è stato indagato in stato di libertà per furto aggravato in concorso con persona da rintracciare. Il furgone ed il materiale sono stati riconsegnati all’avente diritto.

Alle ore 16.50 di martedì 5 giugno 2012, invece,  personale della Sezione Volanti è intervenuto in Via G. Marconi n.11/A presso il Laboratorio di analisi mediche “OXI.GEN Lab. s.r.l.” per un sopralluogo di furto. Sul posto personale operante contattava il richiedente nonchè presidente della società il quale riferiva che, durante la notte ignoti si erano introdotti nella struttura forzando una porta antipanico e asportavano un pc portatile marca HP.

 

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