(a.c.) Alessandro Sala? Un candidato calato dall’alto dal centrodestra, spinto dai vertici del partito (leggi la notizia, clicca su questo link) senza l’appoggio della base, disposto a tutto pur di conservare (anzi, di riprendere) la poltrona di sindaco, anche a fare promesse che non potrà mantenere. Questo il duro giudizio espresso dal Partito Democratico nei confronti del candidato del Pdl.
Un giudizio severo, duro, derivante – secondo il Pd – dal dissesto economico-finanziario del comune (2,3 milioni di euro di passivo, un rosso certificato dalla Commissaria Prefettizia che fa le veci del sindaco dal giorno della sua caduta) e dalle promesse elettorali fatte ai cittadini da Sala, la dispensa dal pagamento dell’Imu per gli over 65 con reddito inferiore ai 18mila euro e la riduzione della tariffa sui rifiuti del 10%. Promesse rischiose, a detta del Pd e del suo candidato Gabriele Zanni, intervenuto sulle colonne del Giornale di Brescia, che dimostrerebbero «l’assoluta inaffidabilità dell’ex sindaco Sala, ormai costretto per la paura di perdere il posto a ridicole promesse, che non tengono conto della disastrosa situazione economica lasciataci in eredità proprio dalla sua amministrazione».
A una settimana dal voto, dice Zanni «la partita ormai non è tra centrodestra e centrosinistra, ma tra chi si propone con atteggiamento dialogante, con un progetto e volti nuovi, seri e trasparenti e chi come Sala, professionista della vecchia politica, è disposto a tutto per conservare il potere anche mettendo in secondo piano i reali bisogni della collettività».
Lo stile ineccepibile è sempre quello: l’attacco personale.
Sala e’ inaffidabile , bla…bla…bla… ed amichettino dei preti , ma in sostanza ZERO …
Ma quale calato dall’alto, se l’hanno scacciato dal Comune e dalla Provincia e il Pdl non ha alzato un dito,e lui ha fatto una lista che come vediamo sta dando molto fastidio . Forza Sala sei tutti noi