Confagricoltura, sì agli ogm. “Dopo la sentenza del Tar ora il ministero dia il via libera”

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(da.bac.) Sì alla semina e alla sperimentazione del mais ogm. E’ quanto chiede Confagricoltura dopo la “storica sentenza” del Tar del Lazio del 21 giugno scorso che ha annullato gli effetti del decreto Zaia che vietava la semina delle varietà di mais geneticamente modificato. Confagricoltura, ricorda il presidente di Confagricoltura Lombardia Franco Bettoni, è l’unica organizzazione che ha difeso la possibilità di utilizzare anche in Italia le sementi Ogm autorizzate dall’Unione Europea. Nei prossimo giorni, annuncia Bettoni, “ci incontreremo con le altre federazioni regionali per mettere insieme le richieste delle aziende agricole da far pervenire al ministero e ai tribunali”. Perché la sentenza non consente ancora la semina. ”E noi – sottolinea più volte Bettoni – vogliamo agire solo nella legalità. Per cui attenderemo il via libera”. 

Quel che invece è certo è che nei prossimi giorni partirà una richiesta danni (nei confronti del ministero e delle Regioni) per i mancati introiti di questi anni. Secondo le stime dell’Iran (Istituto Nazionale della Ricerca per l’Alimentazione), il mais geneticamente modificato determinerebbe un valore aggiunto pari a circa 280 milioni di euro all’anno per un  + 30% di incremento del reddito. Per la Lombardia, con 350 mila ettari di superfice coltivata a mais, comporterebbe un aumento del reddito stimabile in 72 milioni di euro. Il tutto avrebbe poi una ricaduta positiva anche sul fronte dell’ambiente e della salute del consumatore grazie alla significativa riduzione dell’utilizzo di diserbanti, insetticidi e anticrittogamici.

“Alla luce dei molti aspetti oggettivamente valutabili non si dovrebbero avere dubbi nel ritenere che le biotecnologie applicate all’agricoltura rappresentino una prospettiva di grande interesse. – aggiunge Bettoni – L’Unione Agricoltori si è sempre distinta per ricercare l’approfondimento scientifico del problema, sollecitando soluzioni tecniche e decisioni amministrative e la bocciatura del Decreto Zaia da parte del Tar del Lazio ne è la prova”.

 

Sugli ogm, continua Bettoni, c’è molta demagogia e troppo scetticismo, frutto spesso dell’ignoranza. Per noi conta quello che ci dice  la scienza. E scienziati come Levi Montalcini, Renato Dulbecco o il professor Veronesi siano a favore degli organismi geneticamente modificati. Inoltre in tutto il mondo si seminano oramai ogm e noi stessi importiamo quantità enormi di cibi ogm ma non possiamo seminarli. L’agricoltura bresciana e italiana non può restare ai margini. Ora vogliamo risposte”.

 

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