Sposa bambina, condannati a quattro anni il 22enne e la madre

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    Quattro anni di carcere a testa. E’ questa la pena a cui sono stati condannati questa mattina Elena M. e Ionut M., i due rumeni coinvolti nel caso della ragazzina rom data in sposa a soli 13 anni. Un caso che era stato scoperto dalle forze dell’ordine quando la piccola era stata accompagnata in ospedale per accertare se avesse contratto l’Aids, malattia da cui è affetto il presunto “marito”. Il 22enne – per cui il pm aveva chiesto 8 anni, inserendo tra i capi d’accusa anche la riduzione in schiavitù – è stato condannato per violenza sessuale perché la piccola aveva avuto rapporti sessuali con lui quando ancora era sotto la soglia d’età del consenso, mentre la madre del giovane– 7 anni la richiesta dell’accusa – è stata riconosciuta colpevole di aver contribuito al reato.

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    1 COMMENT

    1. Povera ragazzina, sono contento che i giudici ci siano andati con la mano pesante anche se forse si poteva fare di più….. Ricordiamoci che non si tratta di casi isolati!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    2. CREDETE CHE CERTE COSE NON SUCCEDESSERO IN CERTE ZONE D ITALIA QUALCHE DECENNIO FA? E’ SOLTANTO UNA QUESTIONE CULTURALE, NON RAZZIALE!!!

    3. Hai ragione, ma con chi ha questa cultura bisogna essere duri e rispedirli tutti in patria!!! Altro che l’accoglienza di certa sinistra….

    4. il povero SINISTRO cambia discorso per difendere i criminali.. è proprio un esponente di sinistra!!!
      TUTTI A CASA!!!

    5. son pochi i 4 anni…….comunque,sinistro,il fatto che in certe zone del paese succedessero queste cose ,non cambia di una virgola il discorso,visto che ,magari,ci siamo evoluti in tal senso,o,per accogliere tutti dobbiamo tornare indietro?

    6. MESSAGGIO CANCELLATO DALLA REDAZIONE PERCHE’ CONTENEVA UNA DELLE SEGUENTI VIOLAZIONI ALLA POLITICA DEL SITO: – INSULTI O VOLGARITA’ – RAZZISMO EVIDENTE – SPAM – VIOLAZIONE DEL COPYRIGHT – CONSIDERAZIONI CHE NECESSITANO DI UN APPROFONDIMENTO ANCHE LEGALE – CONSIDERAZIONI VERSO TERZI PASSIBILI DI DENUNCIA. INVITIAMO L’INTERESSATO AD ATTENERSI ALLE REGOLE DEL BUON SENSO O SAREMO COSTRETTI, SU RICHIESTA, A SEGNALARE L’IDENTIFICATIVO DELLA SUA CONNESSIONE A CHI DI DOVERE.

    7. Gli rrom sono quelli che hanno nella loro cultura il matrimonio da una giovane eta
      Gli rrom sono una cosa; gli romeni un altra cosa…semplice

      Agli rrom gli poi dare qualsiasi cittadinanza; ma se gran parte di loro preferiscono rimanere degli rrom con il loro stile di vitta nomade…allora…rimangono degli rrom con il loro stile di vitta nomade…anche questa e semplice…basta 2 neuroni

    8. gia’ il fatto che uno si definisce nomade,dovrebbe sottoindendere che non si ferma da nessuna parte………….altrimenti e’ solo una delle tante definizioni di comodo

    9. queste sono cose che creano scandalo solo se avvengono "a casa nostra". se invece succede "a casa loro" non importa più niente a nessuno. la condizione delle donne e delle bambine in tutto il mondo è terribile, ma a molte persone interessa solo non vedere.

    10. Caro bresciano questa volta le dò ragione, a nessuno interessa il Sud Sudan, dell’infibulazione, di ciò che successe in Ruanda e di ciò che sta succedendo in tante terre non interessanti da punto di vista delle risorse naturali.
      Io rammento che sento da anni una grande persona dire a tutti aiutiamoli a casa loro.
      Ultimo esempio di vero aiuto a casa loro fu la missione antica Babilonia che ci costò 17 morti a Nassiria .
      Ancora oggi come successe con la guerra dei Balcani solo una voce si è levata fuori dal coro per dire no netto ai bombardamenti in Libia.
      Incredibile la sinistra di nuovo pacifista a corrente alternata.

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