Fallimento caseificio Stabiumi: cinque arresti per bancarotta, falso in bilancio ed evasione

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    La Guardia di Finanza di Brescia ha arrestato 5 persone per bancarotta, falso in bilancio ed evasione fiscale. La vicenda trae origine in seguito della dichiarazione di fallimento, avvenuta nel 2008, del caseificio Stabiumi di Azzano Mella; le Fiamme Gialle di Brescia iniziano una serie di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica in merito a presunte condotte di distrazione operate dai relativi amministratori.

    Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire le vicende relative all’ultimo decennio di vita del citato caseificio, evidenziando le condotte fraudolente dei suoi amministratori, con la complicità del collegio sindacale, concretizzatesi in un vero e proprio “saccheggio” delle risorse economiche e produttive dell’impresa. Inoltre, l’analisi della contabilità della società (una s.p.a.) ha palesato come le scritture contabili e i bilanci societari fossero stati artatamente predisposti al fine di dissimulare il reale dissesto societario. E’ stato scoperto che l’amministratore del caseificio ha eseguito una complessa operazione di “ingegneria societaria” costituendo una società in Lussemburgo (a sua volta interamente partecipata da un’ulteriore società “off-shore” con sede in Panama), la quale ha acquisito le quote di maggioranza di un’impresa immobiliare, con sede a Brescia, ove sono state fatte confluire le provviste finanziarie sottratte all’impresa fallita.

    Complessivamente, sono state ricostruite distrazioni di beni per circa 30 milioni di euro e scoperte vendite in nero di prodotti finiti per oltre 4,5 milioni di euro. Le indagini sono culminate nella denuncia di 15 persone e nell’emissione da parte del G.I.P. di Brescia di 6 provvedimenti cautelari, che sono stati eseguiti nella mattinata odierna:

    • 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere [nei confronti di 2 amministratori – O.S. di Azzano Mella (BS), G.S. di Brescia – e di un consulente finanziario dell’impresa – P.L.A. di Muzzano (BI)];
    • 2 misure degli arresti domiciliari [nei confronti di 2 presidenti pro-tempore del collegio sindacale – G.G. di Brescia e M.C. di Bedizzole (BS)];
    • 1 misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare la professione di revisore contabile (nei confronti di un revisore contabile – P.A. di Brescia];
    • sequestro preventivo delle quote di una società con sede ad Azzano Mella (BS), proprietaria di parte dei terreni destinati al futuro “Polo Logisitico” del comune stesso.

     

    Contestualmente all’esecuzione di tali misure, sono state effettuate perquisizioni presso società e studi professionali. I reati contestati agli indagati sono bancarotta fraudolenta, dichiarazione infedele, false comunicazioni sociali. Tra gli arrestati in carcere ci sono anche Giacomo e Onorato Stabiumi

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