Va avanti il processo per la bomba di piazza Loggia del 28 maggio 1974. I giudici, infatti, hanno rigettato la richiesta di nullità del giudizio avanzata dal legale di Delfo Zorzi, accusato di essere uno degli esecutori materiali della Strage.
Secondo l’avvocato difensore, il neofascista veronese (che ora vive negli Usa e alleva cani) era stato indagato una prima volta nel 2015, poi – dopo due anni – la procura “non ha chiesto l’archiviazione e neppure disposto un rinvio a giudizio, ma prima ha aperto una nuova inchiesta contro ignoti e poi un altro fascicolo contro Zorzi senza aver mai definito il primo procedimento nei suoi confronti”. Da qui la richiesta di nullità, respinta dalla Corte guidata da Roberto Spanò perché quel fascicolo non è mai stato archiviato .
Il processo riprenderà ora dopo l’estate. Ma il problema degli organici – come rilevato dal giudice – non è affatto risolto. La situazione, anzi, è addirittura peggiorata, ma Spanò ha evidenziato che la volontà è “quella di celebrare il processo e concluderlo in tempi contenuti”.