✴️ Dieci anni di Laura Castelletti | di Claudio Bragaglio *️⃣

All’indomani delle prossime elezioni, valutazioni ed iniziative dovranno sintonizzarsi quindi su un orizzonte nuovo. Segnato da un bivio: tra chi traccheggia sempre in attesa d’un Godot e chi riposiziona il ruolo fondamentale del PD. Dai livelli parlamentari, che vedono in Loggia attiva “Azione”, a quelli regionali e provinciali. Con alle porte anche le prossime elezioni della Provincia...

0
Claudio Bragaglio, opinionista BsNews

di Claudio Bragaglio* – Ritengo che l’arco decennale ipotizzato dalla Sindaca Castelletti sia frutto d’un ragionamento motivato. Condivisibile nella sfida lanciata dalla Sindaca a se stessa ed a tutti noi. Infatti, tale progetto di ampio respiro è la miglior prospettiva anche per i nostri passi del presente in vista del futuro.  La condivisione d’un serio impegno è poi anche il modo più efficace per contrastare fughe solitarie o scorciatoie personali. Con le divisioni che spesso la politica alimenta. Di cui si è avuto più d’un sentore, sia a livello di Giunta che di Consiglio. E che la stampa ha documentato.

Avendo una certa qual esperienza in Loggia, me ne guardo bene dal fare “prediche inutili” di einaudiana memoria. Anche in passato vi sono stati momenti aspri di lotta politica tra schieramenti e nei partiti. Si pensi al calvario del sindaco Trebeschi dall’81 all’85, privato d’una sua maggioranza. Al periodo ’90-94, in traumatici passaggi e ben tre elezioni del Consiglio, con Sindaci Padula, Boninsegna, Panella, Corsini, Martinazzoli. Quindi me ne guardo bene dal fare del “moralismo” in fatto di lotta politica. Ma sono fasi storiche del tutto diverse. Allora c’era forse un troppo di politica.  Oggi  invece avverto  il rischio opposto, ovvero che il Centro Sinistra sia passato in politica dal “troppo” di ieri al…”troppo poco” di oggi!

Con questa esplicita sfida della Sindaca Castelletti il fattore tempo si traduce nella scommessa impegnativa per la formazione d’una nuova classe dirigente in città. Non già, quindi, come taluni hanno finora inteso od auspicato, il prolungamento della sindacatura precedente da parte della già Vicesindaca di Delbono. Non mi sorprende che nel PD vi sia chi ha immaginato una semplice parentesi per la Loggia. Forse neppure preoccupato dei seri problemi oggi aperti, pensando magari in un prossimo futuro di poter leva proprio su ciò per motivare le ricandidature della nostalgia e del rimpianto. Dell’eterno ritorno.

E’ questo l’azzardo d’un “risiko” molto complicato per il futuro. Di chi ancora sottovaluta quanto di traumatico è avvenuto in un PD bresciano che ha perso, per responsabilità propria, la candidatura a Sindaco in Loggia, pur essendo maggioritario nel Centro Sinistra e pur disponendo di ben cinque candidati Sindaci. Alcuni dei quali di prim’ordine nel campo delle professioni, dell’università e delle aziende partecipate. Ed i cui nomi sono stati peraltro resi pubblici. Ma con reiterate divisioni del PD, in passaggi decisivi, sia nella Direzione cittadina che nel Gruppo consiliare.

Già nel primo anno – pur con tutte le attenuanti più ragionevoli – si sono avvertite diverse difficoltà in Loggia. Anche in questo caso l’elenco è noto e riempie le pagine dei giornali. Ma i cicli politici, una volta imboccati, si danno pure una loro ragion d’essere. Una prospettiva. Al punto da scoraggiare ritorni di fiamma o l’azzardo di scorciatoie.

Questo ampio orizzonte del Sindaco chiama quindi in causa anche un diverso ruolo del PD in Giunta, del Gruppo Consiliare, del PD cittadino e provinciale. Il rapporto stesso tra la Sindaca ed il Vicesindaco del PD. Ma pure la rischiosità d’una “Giunta ristretta”, più Giunta della stessa Giunta, espressione d’una diffidenza da superare. E per il PD le evidenti difficoltà d’una collegialità di elaborazione e di decisione sui problemi sia cittadini che provinciali.

Ma è proprio la condivisione d’un quadro di prospettiva che rende possibile, nei tempi opportuni, gli stessi cambiamenti necessari degli assetti di Giunta. E non solo. Penso anche alla criticità di alcune “aziende partecipate”. Per non dire poi del futuro di  A2A e dell’incognita del voto per il Comune di Milano. E d’un qualche necessario ragionamento per A2A anche con il Centro Destra.

E’ una sfida che investe anche il PD bresciano con riferimento ai limiti di collegialità e di qualità della propria elaborazione e dell’iniziativa politica. Ad una situazione critica della coalizione, sia in Loggia che a livello provinciale.

All’indomani delle prossime elezioni, valutazioni ed iniziative dovranno sintonizzarsi quindi su un orizzonte nuovo. Segnato da un bivio: tra chi traccheggia sempre in attesa d’un Godot e chi riposiziona il ruolo fondamentale del PD. Dai livelli parlamentari, che vedono in Loggia attiva “Azione”, a quelli regionali e provinciali. Con alle porte anche le prossime elezioni della Provincia.

* Partito Democratico (direzione Lombardia)

** BsNews ospita opinioni di intellettuali, politici, imprenditori bresciani nell’ottica di alimentare il dibattito pubblico con pareri autorevoli: le opinioni espresse in questa rubrica non rappresentano la linea editoriale del sito, ma quella dei rispettivi autori.


>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e provincia e le informazioni di servizio (incidenti, allerte sanitarie, traffico e altre informazioni utili) iscrivendoti al nostro canale Telegram <<<

>>> Clicca qui e iscriviti alla nostra newsletter: ogni giorno, dalle 4 di mattina, una e-mail con le ultime notizie pubblicate su Brescia e provincia <<<

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome