Il nuovo momento della verità è fissato per il primo ottobre. Quando l’ex campione olimpico di scherma, il bresciano Andrea Cassarà (originario di Passirano), comparirà davanti al Gip di Brescia per l’udienza preliminare. L’accusa è quella di tentata produzione di materiale pedopornografico.
I fatti, come noto, risalgono allo scorso 20 ottobre. Quel giorno due 16 anni stavano facendo la doccia al centro sportivo comunale San Filippo di Brescia, quando si sono accorte che un cellulare le stava riprendendo (da una fessura che separava lo spogliatoio da un altro). Le ragazzine hanno urlato e il maniaco è fuggito.
Le vittime, va detto, non sono riuscite a vederlo in faccia, ma le telecamere di videosorveglianza avrebbero ripreso proprio Cassarà nel luogo e all’ora del misfatto. Da qui le indagini, che hanno portato la Procura ad analizzare anche il cellulare dello sportivo. Nel telefono non sono state trovati file compromettenti, ma – stando a quanto riportato da diversi giornali – sarebbero stati cancellati dei file di cui non è possibile conoscere il contenuto.
Il centro San Filippo, lo ricordiamo, è estraneo ai fatti. Mentre Cassarà ha sempre negato pubblicamente gli addebiti. Sarà il giudice a dire se ci sono elementi tali da arrivare a un processo.