La Procura di Brescia ha disposto il dissequestro del Sito di Interesse Nazionale Caffaro. Si tratta di un passo fondamentale prima di dare il via alla maxi-operazione di messa in sicurezza e bonifica dell’area risultata contaminata da PCB, arsenico, mercurio e altre sostanze inquinanti derivanti, principalmente, dalle attività pregresse dello stabilimento chimico.
Solo adesso si potrà procedere – lo si auspica – alla firma del contratto da parte del commissario straordinario Mauro Fasano e di Associazioni temporanee d’impresa.
Se non vi saranno intoppi entro Pasqua sarà possibile concludere tale fase e individuare
un responsabile del cantiere. Il commissario Fasano avrebbe infatti già chiesto alle imprese interessate, Greenthesis Group di Segrate, Nico Industrial Service di Priolo Gargallo (Sr) e Acr di Mirandola (Mo), di indicare i professionisti candidati al ruolo.
Affidato l’incarico si riapriranno i cancelli dell’area inquinata per effettuare le indagini ambientali necessarie e approntare un piano di demolizioni.