Non è noto se sia la cantina più piccola affiliata al Consorzio. Di certo è la più giovane. “Raineri Franciacorta”, infatti, è nata nel 2019 e attualmente si regge completamente sulle spalle del 23enne Lorenzo Raineri, che – fresco di laurea in Viticoltura ed Enologia all’università statale di Milano – ha scelto di seguire le proprie passioni, diventando imprenditore nel settore del vino.
Al termine del percorso di studi e con diverse esperienze lavorative alle spalle in cantine della zona, Lorenzo ha deciso di dedicarsi ai vigneti familiari, e poco prima dell’arrivo della pandemia, ha piantato nuove vigne. Nel 2023 – dopo anni di lavoro, investimenti e pazienza – i frutti si sono trasformati finalmente in nettare di Bacco e sono arrivate le prime bottiglie.
Ad aiutare Lorenzo, oggi, sono soprattutto i genitori (il padre Gianluigi e la madre Cristiana), mentre alcune lavorazioni che necessitano di particolari macchinari vengono effettuate con l’ausilio dell’azienda Vitivinicola Camossi. Ma tutto il resto, il 23enne – che la passione per il vino e l’agricoltura l’ha ereditata soprattutto dai nonni – lo fa praticamente da solo.
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La piccola azienda con sede in via Dalino a Erbusco attualmente può contare su 3 ettari e mezzo di vigneto (coltivati a Chardonnay e a Pinot nero), con una produzione in cantina di circa 15mila bottiglie: Extra Brut, Millesimati e Satèn. Anche se solo quest’ultima tipologia è già in commercio (le altre sono in cantina ad invecchiare in quanto necessitano di un processo di invecchiamento di almeno 3-4 anni per raggiungere alti livelli qualitativi).
“Produciamo Franciacorta DOCG e facciamo parte del Consorzio”, racconta a BsNews.it il giovane titolare della cantina Raineri, “Puntiamo molto sulla sostenibilità, con l’intento di ridurre il numero e l’impatto dei trattamenti e con pratiche volte a produrre uve di ottima qualità, ma anche sulle tecnologie, come l’utilizzo di stazioni agrometeorologiche e di macchinari di ultima generazione. Il nostro prodotto ha una caratteristica peculiare”, continua, “attraverso un metodo di lavorazione all’avanguardia, chiamato SoloUva, riusciamo ad accrescere ed esaltare il profilo aromatico del vino, esaltando le nostre uve e rendendo i nostri vini unici e in grado di sprigionare la potenza del nostro territorio”.
“L’obiettivo è più che raddoppiare la produzione, arrivando a 40mila bottiglie, anche attraverso la messa a dimora di nuovi vigneti in terreni di proprietà”, spiega Lorenzo Raineri. Ma non si parla soltanto di numeri. “La produzione principale verte su un prodotto unico della Franciacorta, che ci contraddistingue in tutto il mondo e che ritengo sarà oggetto di un interesse ancora crescente in futuro. Il mio sogno”, spiega, “è quello di produrre uno dei migliori Satèn della zona”.