▼ Piani per l’acqua più sicura: i Comuni di Acque Bresciane a quota 17

Con il 2023 si chiuderanno gli studi sulle reti di Desenzano del Garda, Sirmione e Leno: analisi dei rischi preventivi per tutelare la qualità dell’acqua erogata

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Acqua, foto generica da Pixabay

Desenzano del Garda, Sirmione, e Leno sono i tre Comuni che avranno un Piano di Sicurezza dell’acqua entro la fine del 2023. Una “road map” confermata da Acque Bresciane SB che dal 2017 ha costituto un gruppo di lavoro con ATS (Agenzia di Tutela della Salute, ex-ASL), ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), Ufficio d’Ambito della provincia di Brescia, Università Milano-Bicocca, Fondazione Cogeme ETS.

Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) sono uno strumento importantissimo per ridurre i rischi di inquinamento e garantire la qualità dell’acqua nel sistema idropotabile, dal punto di prelievo sino alla distribuzione. Il recente aggiornamento normativo, il D.lgs. 18/2023, introduce l’approccio alla sicurezza dell’acqua basato sulla valutazione del rischio, tenendo conto dei possibili eventi pericolosi di qualunque natura, compresi i cambiamenti climatici, e della necessità di concentrare tempo e risorse verso i rischi più significativi.

Il decreto specifica le fasi di valutazionegestione del rischiocomunicazione e azione, introduce limiti più restrittivi per alcuni contaminanti e aggiunge nuove sostanze nell’elenco dei parametri chimici da analizzare. Ad oggi, da parte del team di Acque Bresciane sono stati svolti sopralluoghi di impianti e reti acquedottistiche, raccolti ed elaborati dati, valutati i rischi e redatti i piani di miglioramento per prevenirli.  Un lavoro che tiene conto delle diverse tipologie di fonti di approvvigionamento (acque di falda sotterranee, acque superficiali, sorgenti), anche alla luce dei diversi contesti territoriali presi in considerazione.

Dai primi PSA inviati all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e al Ministero della Salute (Corte Franca e Verolavecchia) Acque Bresciane, tra i primi gestori del servizio idrico integrato ad avviarli, ha coperto un totale di 14 comuni fra cui Cazzago San Martino, Erbusco, Rovato, Pisogne, Lograto, Maclodio, Chiari, San Felice del Benaco, Zone, Berlingo, Travagliato, Palazzolo sull’Oglio, per oltre 120 mila abitanti residenti, circa il 23 % rispetto al totale. Numerose sono state anche le occasioni pubbliche di presentazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua, “traducendo” gli aspetti più tecnici in termini divulgativi adatti ai cittadini, anche grazie a prodotti grafici dedicati, pubblicati sul sito della società ( https://www.acquebresciane.it/qualita-acqua) e sugli altri canali di comunicazione.

Spiega la responsabile dell’Area Esercizio, l’ingegner Sonia Bozza: «Il nostro impegno sul territorio si è tradotto in pubblicazioni scientifiche e in contributi alla redazione delle Linee guida per la valutazione e la gestione del rischio per la sicurezza dell’acqua ai sensi della Direttiva (UE) 2020/2184 pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). A questo contributo è seguito quello di un nostro gruppo di tecnici alla redazione delle Linee guida nazionali per l’implementazione dei PSA, pubblicate sempre dall’ISS».

Entro il 2024, sono in programma i Piani di Castegnato, Calcinato, Monticelli Brusati, Paderno Franciacorta, Provaglio d’Iseo e Passirano. «La programmazione della società deve anche tener conto dell’ingresso di nuovi Comuni – commenta l’ingegner Michela Biasibetti, Team leader per i PSA. – Ad esempio i Comuni recentemente presi in gestione da ASVT, ma anche quelli che provengono da gestioni in economia, ne sono tutti sprovvisti».

I PSA spiegati in modo semplice 

In cosa consiste il lavoro del PSA?

Si effettua un’analisi di rischio di tutta la filiera idropotabile, dalla captazione fino al punto di consegna. Con la collaborazione dell’Università Milano Bicocca è stata elaborata la valutazione di rischio di tutte le captazioni gestite, anche grazie ai dati forniti da ARPA per le acque sotterranee. Una dettagliata analisi statistica dei dati e dei campioni di qualità dell’acqua (degli ultimi 5 anni) viene poi eseguita da Acque Bresciane e dagli enti controllori, sia nella rete di distribuzione (ATS) sia alle fonti (ARPA). Inoltre vengono ispezionate tutte le infrastrutture del sistema idrico, il che consente di evidenziare eventuali criticità e programmare correlati interventi di manutenzione.

Quali controlli vengono effettuati all’anno sull’acqua potabile?

Per controllare la qualità dell’acqua, Acque Bresciane e l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS – ex ASL) eseguono campionamenti presso alcune fontanelle della rete e presso i pozzi, analizzando oltre 100 parametri chimici, fisici e microbiologici, come previsto dalla normativa. Gli esiti dei controlli confermano il rispetto dei limiti per la potabilità e la buona qualità dell’acqua. Sul sito aziendale, nella sezione dedicata, è possibile conoscere la qualità dell’acqua nel proprio comune (https://www.acquebresciane.it/qualita-acqua)

Come possono i cittadini accedere alle informazioni sul PSA e sulla qualità dell’acqua del proprio rubinetto?

Sul sito aziendale è presente una sezione dedicata ai PSA (https://www.acquebresciane.it/qualita-acqua ) in cui il cittadino può accedere ai contenuti del progetto, al video illustrativo e ai dépliant in formato digitale in cui sono spiegate le caratteristiche dell’acquedotto, la qualità dell’acqua nel proprio comune e le risposte ad alcune curiosità frequenti dei consumatori.

Acqua Sicura (fonte Acque Bresciane)


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