Sono nate in Italia, ma non hanno la cittadinanza italiana: sarebbe questa la ragione – paradossale e forse primaria – per cui tre studentesse del Liceo Golgi di Breno (originarie di Pakistan, Ecuador e Sierra Leone) non sono state ammesse in UK. Le giovani, minorenni e quindi non ancora in possesso della cittadinanza italiana come previsto dalle normative nazionali, non hanno ottenuto il visto per accedere in Gran Bretagna e partecipare insieme ai compagni della loro classe ad uno stage linguistico in programma a Cambridge.
A provocare la circostanza non soltanto la norma italiana, ma anche la decisione delle autorità del Regno Unito incaricate di valutare le richieste di accesso al Paese. I docenti che accompagnavano il gruppo scolastico in trasferta hanno tentato di tutto per garantire alle studentesse lo stesso diritto dei compagni: lo hanno fatto rivolgendosi alla Questura, poi al Provveditorato scolastico, al Consolato e quindi ad un’agenzia londinese e ad un Centro visti di Milano.
Nemmeno le somme di denaro richieste e sborsate dalle famiglie ad ogni passaggio né tantomeno la disponibilità a fornire ogni volta tutti i dati biometrici e personali sono stati funzionali nell’iter per raggiungere l’obiettivo. «Non esistono le garanzie per la sicurezza delle studentesse durante il loro soggiorno nel Regno Unito, né la certezza sul loro rientro alla fine dello stage» avrebbe risposto – lo riporta Bresciaoggi – il governo britannico ponendo fine alla vicenda.
