▼ Bracconaggio dilagante nel Bresciano, il WWF: 14 denunciati in una settimana

In un caso, nella bassa bresciana, a sparare a specie protette con il fonofil erano padre, figlio e nipote, tutti e tre denunciati

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Bracconaggio, foto d'archivio da ufficio stampa WWF Italia

Settimana di fuoco per gli uccelli selvatici nella provincia di Brescia. Dopo un inizio in sordina, tra temperature estive e passo migratorio scarso, appena hanno iniziato a vedersi i piccoli uccelli migratori sono di nuovo esplosi i casi di atti illegali. Incandescente la linea del telefono antibracconaggio WWF dove sono pervenute decine di segnalazioni, anche da parte di cacciatori stanchi dell’utilizzo di fonofil (richiami acustici vietati) e sparatorie verso specie protette.

Risultato: 13 cacciatori denunciati per utilizzo di richiami vietati e abbattimento di specie particolarmente protette, ed una persona priva di porto d’armi segnalata alla Procura per i reati conseguenti l’attività venatoria in assenza dei titoli di Polizia.

“Mentre la politica continua a legiferare in contrasto alle normative europee e statali, molti
cacciatori sono stanchi di bracconaggio e illeciti”, afferma Antonio Delle Monache coordinatore delle Guardie WWF Lombardia, “e collaborano alla nostra attività di prevenzione e repressione del bracconaggio”.

In un caso le Guardie sono state ospitate all’interno di un capanno da caccia per poter  meglio comprendere l’attività degli sparatori e poter organizzare un intervento. Le specie abbattute vanno dal verzellino, alla pispola dal fringuello al migliarino di palude. In un caso, nella bassa bresciana, a sparare a specie protette con il fonofil erano padre, figlio e nipote, tutti e tre denunciati. Nel Comune di Lonato – ancora – un cacciatore sparava, appoggiato alla vettura, con il fonofil a tutto volume che si poteva udire dalla strada provinciale: 12 le pispole abbattute. E nonostante la presenza delle guardie nel campo a fianco, un altro cacciatore continuava ad usare un richiamo acustico vietato per attirare le allodole.

Tutte le attività sono state svolte in collaborazione e coordinamento con la Polizia Provinciale di Brescia e i Carabinieri Forestale del Nucleo Soarda e delle Stazioni locali.

“Si invitano i cittadini – conclude il comuniato stampa – a segnalare eventuali animali selvatici in difficoltà e casi di caccia illegale al numero antibracconaggio 328.7308288”.


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