La compravendita si è conclusa negli uffici della Questura, con una meritata denuncia. E’ finito decisamente male per il truffatore (ma benissimo per la collettività), nei giorni scorsi, il maldestro tentativo di vendere orologi falsi a un agente. Una mossa degna del celebre personaggio televisivo di Tafazzi, visto che il poliziotto era in servizio e ben riconoscibile dalla divisa.
Il malvivente, stando a quanto si apprende, ha avvicinato il poliziotto incurante del fatto che si trattasse di un pubblico ufficiale e gli ha proposto l’acquisto di un costoso smartwatch – ancora chiuso nella confezione “originale” – a un prezzo decisamente vantaggioso rispetto a quelli di mercato.
Il poliziotto, però, non ci è cascato e – dopo una rapida indagine – è arrivato anche alla vettura del truffatore, in cui erano nascosti numerosi strumenti tecnologici risultati essere tarocchi (anche nelle confezioni), oltre a ben 715 euro in contanti (sequestrati in quanto provento di attività illecite). Il venditore di falsi aveva precedenti anche per reati collegati.
Il raggiro – va ricordato – usa una tecnica molto diffusa: i delinquenti propongono a prezzi “troppo” vantaggiosi prodotti cinesi che sono cloni degli originali (ma solo dal punto di vista estetico): molto spesso si tratta di strumenti tecnologici o attrezzature per il giardinaggio.