Nessuna finalità terroristica. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione di Brescia, che ha rigettato il ricorso della Procura di Brescia contro la sentenza emessa lo scorso ottobre a carico dei 50enni Paolo Pluda e Nicola Zanardelli.
I due NoVax, lo ricordiamo, erano stati arrestati con l’accusa di aver portato a segno un attacco – con bombe molotov – contro il centro vaccinale di via Morelli di Brescia il 3 aprile del 2021 (in piena pandemia). A incastrarli, dopo poche settimane, erano state le telecamere di videsorveglianza e le successive intercettazioni telefoniche.
Pluda e Zanardelli erano quindi finiti sul banco degli imputati con l’accusa di atto terroristico, fabbricazione e porto abusivo di armi da guerra aggravati dalla finalità terroristica. Ma si erano sempre difesi affermando di non voler provocare danni gravi alla struttura vaccinale. Nella prima sentenza era stata esclusa l’aggravante del terrorismo: i giudici – con rito abbreviato – li avevano condannati rispettivamente a 2 anni e 8 mesi e 2 anni e 10 mesi di carcere. La Cassazione ha confermato.