Ora è ufficiale. Il Pd bresciano si appresta a celebrare congressi unitari, con candidato unico e partito “compatto” a sostegno. Dopo la conferma di Michele Zanardi, infatti, da ieri è ufficiale anche la candidatura di Roberto Cammarata, che sarà dunque il nuovo segretario cittadino del partito.
Cammarata – docente universitario ed ex presidente del consiglio comunale, che prenderà il posto dell’uscente Tommaso Gaglia – all’ultimo congresso nazionale ha sostenuto la mozione Cuperlo e si ritiene oggi uno “Schlein non organico”. Sarà lui a guidare il partito in una fase politica particolarmente importante: il Pd, infatti, è il principale esponente di una maggioranza di cui non ha espresso direttamente il sindaco e sarà chiamato a far sentire la propria voce nelle scelte che contano.
Ancora da chiarire la questione dei vice, ma nel partito sembra avanzare l’ipotesi che – per dare un segnale chiaro all’esterno – i numeri due debbano essere donne: sia a livello cittadino sia a livello provinciale. In città, dunque, sembra tramontata l’ipotesi Biasutti, mentre in provincia non è da escludere che Massimo Reboldi ceda il ruolo a una compagna della stessa corrente.
Il percorso, salvo sorprese, sarà unitario anche nello spirito. Ma prima – per evitare strascichi sul livello provinciale – va sanata la profonda spaccatura che si è creata nelle scorse settimane all’interno della mozione Schlein: da una parte la sinistra e articolo Uno (Claudio Bragaglio, Massimo Reboldi, Paolo Pagani), dall’altra i cosiddetti puristi (Massimo Balliana, Angelo Bergomi, Leila Moreschi). Il momento della verità potrebbe arrivare a brevissimo.