▼ Odissea Passaporti: la Questura aumenta gli sforzi, ma è Roma che deve fare la sua parte
L’unica soluzione davvero efficace passa da Roma: il ministero deve mandare a Brescia più agenti per velocizzare le pratiche e, magari, mettere a disposizione degli utenti server efficienti che non vadano in tilt quando arrivano le richieste di prenotazione. Ma nel frattempo la Questura di Brescia sta facendo quel che può e ieri il questore Eugenio Spina ha fatto il punto sugli sforzi effettuati.
In occasione dei nuovi funzionari arrivati in città, infatti, Spina ha sottolineato che – a fronte di almeno 200mila persone che vorrebbero il passaporto – la Questura ha aumentato da gennaio il numero degli sportelli attivi in via Capriolo e i posti disponibili per la prenotazione, che sono passati da 80 a 140.
A questi si sommano 30-40 posti riservati alle urgenze motivate. Le prenotazioni urgenti si raccolgono tramite una pec (dipps116.0000@pecps.poliziadistato.it) che “viene analizzata entro 48 ore dal personale preposto”.
Ma al momento la Questura – da sempre sotto organico – non è in grado di garantire il rinnovo per tempo a chi non ha un viaggio già programmato. Ottenere uno dei pochi posti disponibili – nella corsa ai clic delle 8 di mattina – è un’impresa degna del migliore degli hacker e l’appuntamento è comunque mesi di distanza. La speranza è che il ministro Matteo Piantedosi faccia la sua parte.