Israele nazista? Bordonali (Lega): odio religioso, ho depositato interrogazione al ministro
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“Oggi ho depositato un’interrogazione rivolta al Ministro dell’Interno riguardante il caso del consigliere comunale di Brescia, Iyas Ashkar. Ashkar ha pubblicato un post sui social in cui affiancava la bandiera della Germania nazista a quella di Israele, con un’evidente e vergognosa equiparazione“. A dirlo, in una nota, è la deputata della Lega Simona Bordonali.
“Anche se il post è stato rimosso – continua l’esponente del Carroccio – l’indignazione suscitata è stata profonda, in particolare da parte dell’Associazione Italia-Israele e di altre organizzazioni. L’interrogazione ha l’obiettivo di fare chiarezza sulle conseguenze di un gesto che richiama alla propaganda antisemita e istiga all’odio, violando i valori di rispetto e tolleranza che la comunità di Brescia dovrebbe difendere. Valori sanciti dalle linee guida dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), che il Comune di Brescia ha adottato”.
“L’interrogazione – si legge ancora – chiede al Ministro se sia possibile applicare le disposizioni dell’articolo 604-bis del Codice penale, che punisce la propaganda e l’istigazione all’odio razziale, etnico e religioso, e quali misure il Governo intenda prendere per evitare che episodi di questo tipo si ripetano. Purtroppo, i chiarimenti di Ashkar, eletto nella lista civica di Laura Castelletti, non hanno affatto mitigato la sua posizione. Definire il sionismo come un movimento ‘suprematista e razzista’ non solo peggiora la sua situazione, ma dimostra una visione ideologica estremista e pericolosa. L’antisionismo, nella sua forma più radicale, è una negazione della legittimità dello Stato di Israele e del suo diritto alla pace e sicurezza”.
“È preoccupante – conclude Bordonali, riprendendo la polemica della minoranza in consiglio comunale – l’atteggiamento ambiguo della Sindaca Laura Castelletti, che ha liquidato la vicenda con un semplice rimprovero, come se si trattasse di una banalità. Questo è inaccettabile per una città come Brescia, che ha una storia di valori democratici e di rispetto che non possono essere messi in discussione.”
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