Imprese del terziario, a Brescia la fiducia resta ma le paure crescono

A evidenziarlo sono i risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 2° trimestre 2023.

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Online, foto generica da Pixabay

Nel 2° trimestre del 2023, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi si è attestato a 119, livello decisamente più alto rispetto allo stesso periodo del 2022 (109), ma allo stesso tempo registra un ridimensionamento rispetto alla rilevazione del trimestre precedente (125), quando l’indice, dopo alcuni mesi di relativa debolezza, era di fatto ritornato sui livelli di fine 2021.

A evidenziarlo sono i risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 2° trimestre 2023.

La dinamica rilevata tra aprile e giugno si inserisce in un contesto di relativo raffreddamento per il settore dei servizi a livello nazionale: sebbene l’indice PMI riferito all’andamento del comparto abbia registrato per il sesto mese consecutivo una dinamica in espansione, allo stesso tempo il ritmo di crescita del settore è rallentato per il secondo mese consecutivo posizionandosi su 52,2. I timori di una possibile recessione stanno sempre più pesando nel terziario italiano, nei prossimi mesi questo valore potrebbe continuare a diminuire a causa anche dei tassi d’interesse sempre più alti.

Tornando al quadro locale, il settore ha subito della flessione dell’industria manifatturiera, suo tradizionale cliente, che ha registrato nel secondo trimestre una contrazione, andando così a interrompere la striscia positiva iniziata nel 2021 (-0,4% tendenziale).

“Un terzo trimestre in crescita, in controtendenza rispetto a un rallentamento generale dell’economia, sta a indicare un settore in buona salute – commenta Fabrizio Senici, presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia –. Il dato positivo del comparto consulenziale poi segna un cambio di passo nell’approccio del mondo industriale verso i servizi più strategici. Per quanto riguarda più strettamente il nostro settore, voglio ricordare che il 23 novembre ci sarà un’importante convention, inserita tra le tappe del roadshow SetteOttavi, che vedrà protagoniste le imprese di servizi associate e non a Confindustria Brescia, nel quale verrà ufficializzata la nascita del nuovo settore digitale, scorporato dall’attuale settore Terziario.”

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

il fatturato è aumentato per il 52% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 40% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +28% e a +24%);
i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +16%); numero che però deve essere letto anche considerando che per l’80% delle aziende rispondenti i prezzi delle proprie prestazioni sono rimasti stabili.
Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

il fatturato è atteso in crescita dal 38% degli intervistati, con un saldo positivo del 30% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
i saldi riferiti al portafoglio ordini (+32%) e all’occupazione (+22%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+8%), in frenata rispetto ai dati di consuntivo: elemento che suggerirebbe un certo allineamento con lo scenario nazionale di un prospettico rallentamento.
Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana sono caratterizzate da un lieve pessimismo, il significativo ribasso delle quotazioni degli input energetici non basta a compensare le crescenti preoccupazioni sull’innalzamento dei tassi d’interesse che rischiano di impattare sempre di più su investimenti e consumi. Nel dettaglio, il 16% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 64% che prevede stazionarietà e del 20% che ha invece una visione negativa.

L’andamento per comparto

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 2° trimestre 2023, si attesta a 138, contro 132 del periodo precedente. I giudizi a consuntivo segnalano che: il fatturato è aumentato per il 57% delle imprese, con un saldo positivo del 47% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +42% e a +24%); I prezzi dei servizi offerti si caratterizzano principalmente per una certa stazionarietà (per l’86% dei rispondenti i prezzi non sono variati). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 52% degli intervistati, con un saldo positivo del 47%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+62%) e all’occupazione (+24%) indicano uno scenario di possibile accelerazione dell’attività; allo stesso tempo i prezzi dei servizi offerti rimango completamente invariati (per il 95% dei rispondenti). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana sono così orientate: il 29% prevede un aumento, a fronte del 52% che indica stazionarietà e del rimanente 19% che invece ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 2° trimestre 2023, si attesta a 100, in flessione rispetto a quanto rilevato fra gennaio e marzo 2022 (112). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 47% delle imprese, con un saldo positivo del +29% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +12% e a +29%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +12%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 29% degli intervistati, con un saldo del +11%; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +6% e a +17%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in lieve aumento (+6%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano moderatamente negative: solo il 6% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 70% prevede stazionarietà e il 24% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 2° trimestre 2023, si attesta a 123, in crescita rispetto al periodo precedente (115). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 60% delle imprese, con un saldo del +50%; gli ordini evidenziano un incremento (saldo netto pari a +40%), anche l’occupazione e i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione rialzista (rispettivamente +20% e +30%). In merito alle prospettive a breve termine, il fatturato è atteso in aumento per il 20% degli intervistati, con un saldo positivo dello stesso ammontare; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +30% e a +10%); i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 10%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana si caratterizzano da una certa freddezza: il 10% degli intervistati ha un orientamento ottimistico, a fronte dell’80% che prevede stazionarietà e del 10% che invece propende per una flessione.


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