▼ Giro di fatture false da 160 milioni, rimane in carcere il presunto cassiere
Rimane in carcere il presunto cassiere dell’organizzazione bresciana – con base in Valcamonica – che, secondo l’accusa, avrebbe messo in piedi un giro di fatture false da 160 milioni di euro per evadere le imposte.
Nell’abitazione di familiari del 40enne Roberto De Pedro i militari avevano trovato una valigia piena di banconote da 50 euro, per un totale di circa un milione di euro. Stando a quanto ricostruito dalla Finanza, il sodalizio sarebbe stato guidato dai fratelli Massimiliano e Federico Borghesi, mentre De Pedro avrebbe avuto il compito di recuperare il denaro contante (che passava da attività della Chinatown milanese), incassando una “provvigione dell’8%.
De Pedro – che nell’interrogatorio di garanzia si era avvalso della facoltà di non rispondere – era finito in carcere il 3 luglio e aveva chiesto l’annullamento della custodia cautelare, ma il Riesame ha rigettato l’istanza. I giudici, invece, hanno tolto dai domiciliari il 35enne Claudio Romellini di Rodengo, l’uomo che – sempre secondo l’accusa – era incaricato di portare i contanti alle aziende.