Continua a far discutere l’autovelox “delle uova d’oro” sul lago di Garda. Il rilevatore di velocità attivato a Torri del Benaco l’11 agosto 2022, sulla sponda veronese del Benaco, infatti, era finito al centro dell’attenzione per aver comminato ben 33.975 multe in soli quattro mesi: circa 200 di media al giorno.
Successivamente – complici la stagione, il passaparola e una nuova segnaletica – i numeri sono calati notevolmente, ma ad aprile e maggio sono tornati a crescere, con ben 2.271 multe (quasi 38 al giorno), di cui l’82 per cento ad automobilisti e motociclisti che hanno superato il limite di velocità (50 chilometri orari) da 1 a 10 chilometri orari. La media delle velocità sanzionate è di 61 chilometri orari, sei in più del consentito se si include anche la percentuale di tolleranza.
L’autovelox, autorizzato dalla prefettura, è stato oggetto di diversi esposti alla Procura (Miglior Tutela Altvelox di Belluno e Adiconsum Verona) e di ricorsi al Giudice di pace di Verona. A esprimersi saranno le autorità preposte.
L’unica certezza, al momento, è che il rilevatore rappresenta un bel guadagno per le casse di chi lo ospita: se si considera una media di 42 euro per sanzione (il minimo di legge) e si moltiplica per il totale delle multe (37.380, in nove mesi), infatti, si ottiene la cifra di oltre 1 milione e 669mila euro.