Bare aperte e resti dei defunti all’aria. Questa la scena che alcuni cittadini di Montirone si sono trovati davanti nei giorni scorsi al cimitero del paese. Si riaccende così l’attenzione sui profanatori di tombe che già nei mesi scorsi erano entrati in azione proprio nel camposanto di Montirone. Nei passati episodi erano stati presi di mira i loculi di due fratelli della comunità zingara. Anche in quest’ultimo caso le tombe appartengano a due esponenti di famiglie zingare che un tempo abitavano nel comune.
A spingere questi tombaroli potrebbero essere i gioielli presenti nelle bare. La comunità zingara per tradizione infatti seppellisce i propri cari con oggetti preziosi. Rubare i gioielli dei defunti non sarebbe solo un modo per un facile guadagno ma anche per offendere il morto: questa pratica potrebbe rientrare nelle faide a volte presenti in queste comunità.
Bocche cucite intanto sulle indagini dei carabinieri che stanno controllando le telecamere di sorveglianza: un profanatore è stato infatti filmato mentre si allontanava da una bara con un sacchetto in mano. Ora la preoccupazione è che possa essere presa di mira un’altra tomba: quella di una esponente della comunità in questione che è stata sepolta diversi anni fa con oggetti di valore.