Furono migliaia i lumini in paraffina posati sul lago di Garda per un evento intitolato
“Notte d’incanto” e che tutt’ora, dopo 4 anni, affiorano in superficie arrivando sulle spiagge portati dalle lagheggiate. A lanciare l’allarme è WWF Bergamo Brescia che sottolinea come questi piccoli oggetti, pensati per creare un suggestivo spettacolo sul Benaco insieme ai fuochi d’artificio, siano in realtà oggetti particolarmente inquinanti per l’ambiente: ancora oggi si trovano sui fondali e spesso diventano pasto per i pesci perché scambiati per cibo.
“Ci dissero biodegradabili ma non lo erano, rifiutammo di posarli e alcuni s’arrabbiarono” ricordano sul loro profilo Facebook i membri dell’associazione, evidenziando che “sopra ogni cosa c’è la salvaguardia del lago, prima dello spettacolo, prima del turismo!”.
Subito dopo la conclusione dell’evento, durante la notte, i volontari girarono per ore con le barche a recuperare il possibile, tentando di non lasciare che le acque inghiottissero ciò che sarebbe certamente diventato un pericolo per l’intero ecosistema lacustre.
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