Il ticket per la Loggia? Il centrodestra mi ricorda la volpe di Esopo… | di Claudio Bragaglio *️⃣
di Claudio Bragaglio* – Leggo sulla stampa, attribuita all’avv. Paola Vilardi, già candidata sindaco in Loggia, una considerazione polemica verso Castelletti del tipo: il ticket, Sindaco/Vicesindaco è sempre nato nel Centro Sinistra a dimostrazione d’una fragilità congenita di questa proposta. Domando: se è così, come mai un tale ticket è da tempo – ma inutilmente – ricercato anche dal nostrano Centro Destra? Ma – gentile avv. Vilardi – anche in fatto di storia, pur sempre nostrana, ahimè qui ci si lascia un po’ a desiderare. Ad esempio Corsini fece il ticket con Onofri per la Loggia (peraltro con un indimenticabile manifesto “double face” che ha attraversato le…cronache!) e vinse. Quindi direi del tutto benvenuta questa “fragilità congenita” – anche ora come allora – di Castelletti con Manzoni! In altri casi il ticket del Centrodestra neppure s’è impegnato perché fin troppo scontato. Come nel 2008, con in campo il PDL a Brescia, fatto da Forza Italia ed Alleanza Nazionale, e quindi con Rolfi della Lega – l’unica altra lista della coalizione – presente da capolista e segretario cittadino, quindi scontato vicesindaco. Con ormai fuori onda l’avv. Cesare Galli che aveva poco prima consumato il suo sbrego contro il Carroccio.
Oltretutto nel 2008 non si parlò di vicesindaco nel Centro Sinistra anche perché ci fu non “singolar tenzone” tra due poli contrapposti, ma una triangolazione con la “variante autonoma” di Laura Castelletti al 6,6%. E ricordo perfettamente pure i titoli del 25 aprile di allora sulla stampa locale. A fronte delle profferte d’un Paroli già sindaco col suo 51%, Castelletti aveva risposto “Grazie, ma non entro in Giunta”. Quindi un indimenticabile…gran rifiuto! Castelletti scelse infatti di stare all’opposizione con il Centro Sinistra. Più o meno una triangolazione simile anche nel 2013, con Castelletti al 7%, ma che nel ballottaggio scelse l’accordo nel ruolo di Vicesindaco con Del Bono. Scelte sue di coerenza, già dal 2008, che, insieme ad altre, han portato Castelletti ad essere unanimemente candidata Sindaco per la Loggia.
Una scelta anticipata nel nome anche del Vicesindaco – contrariamente a quanto sostiene Vilardi – ci può stare o meno – e per entrambi i campi – in base alle opportunità. Questa è stata la scelta adesso – quanto mai opportuna per tempistica e persona indicata – fatta dal Centro Sinistra. Una scelta per qualità, rappresentatività e competenza condivisa da Castelletti, dal PD e dalla Coalizione con Federico Manzoni.
Mentre invece un basculante Centro Destra ha oscillato in tutti questi mesi sul candidato Sindaco, in debito di autonomia bresciana e di autorevolezza verso una Santanchè, che dalla…luna solo ora ha deciso il suo ammaraggio! Ma con irrisolto – per divisioni nel Centro Destra e nel Fd’I – il nome del vicesindaco. In quanto a tale problema, vorrei dire sommessamente all’avv. Vilardi, che questa sua linea difensiva per il Centro Destra mi richiama piuttosto alla memoria la favola di Esopo. Tra le più famose. Quella della volpe che vede verde ed immangiabile quell’uva che non riesce a raggiungere. Al punto però da farmi pensare che quel suo agognato grappolo del vicesindaco, più che inarrivabile, sia in realtà – e per tutta la campagna elettorale – del tutto… inesistente!
* Partito Democratico
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