Rischia da tre a sei mesi di carcere e un’ammenda ai 300 ai 1000 euro l’uomo che, nella giornata di ieri, è stato beccato a fotografare la scheda elettorale su cui aveva appena votato.
E’ accaduto nel pomeriggio al seggio delle scuole Romanino di via Carducci, a Brescia. Gli scrutatori hanno sentito provenire dalla cabina un doppio suono inconfondibile: quello del cellulare quando scatta fotografie. Quindi il presidente ha avvisato le forze dell’ordine, che hanno controllato lo smartphone dell’uomo, trovando le prove dell’illecito.
Il voto è stato annullato e l’elettore è stato denunciato ai sensi dell’art. 1 del dl 49/2008. La pena sarà correlata alla gravità del fatto: ovviamente la circostanza più grave (ma non sarebbe questo il caso) è quella del voto di scambio, in cui la foto è una prova da esibire al committente.