Un ristoratore bresciano è a processo con l’accusa di violenza sessuale. Ad accusarlo una giovane dipendente, che ieri in tribunale ha fornito la sua versione dei fatti.
La vicenda risale al dicembre 2019. Il locale quella sera era chiuso. Secondo quanto riferito dalla presunta vittima, da poco maggiorenne, il titolare quella sera le avrebbe offerto un bicchiere di vino e successivamente lei avrebbe perso improvvisamente i sensi. Al suo risveglio e ai giudici la donna avrebbe riferito di aver avuto alcuni flash: il datore di lavoro nudo sopra di lei e, poi, la sensazione di aver avuto un rapporto sessuale.
Successivamente sarebbe stata accompagnata a casa dalla madre e infine al pronto soccorso, dove sarebbe arrivata quasi muta, parlando solo se stimolata e con ricordi confusi. Ma non in stato di alterazione alcolica (tracce di droga dello stupro non sarebbero state cercate).
Tutte affermazioni ancora da verificare. Il 23 marzo verrà sentito l’imputato.