Ciclo idrico, il centrodestra attacca: Alghisi prende tempo perché non sa cosa decidere

 “Sulla vicenda del ciclo idrico l’attuale amministrazione Alghisi continua a rimandare la decisione sul modello finale. L’ennesimo parere è soltanto una scusa per fare melina e perdere tempo, trascinando una decisione che evidentemente non sanno o non vogliono prendere”

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I banchi della minoranza in Provincia, foto da ufficio stampa

“Sulla vicenda del ciclo idrico l’attuale amministrazione Alghisi continua a rimandare la decisione sul modello finale. L’ennesimo parere è soltanto una scusa per fare melina e perdere tempo, trascinando una decisione che evidentemente non sanno o non vogliono prendere”. Lo affermano in una nota i consiglieri dei gruppi di Centrodestra in Broletto, rimarcando la propria posizione sull’operato attuale dell’amministrazione Alghisi.

“Dopo l’ultima riunione della commissione ciclo idrico – aggiungono – abbiamo assistito all’illustrazione sintetica della relazione di Agenia che di fatto non ha detto niente di diverso da quanto ci viene ripetuto ormai da mesi. Un documento peraltro marcatamente indirizzato nella direzione di avvalorare la volontà della Provincia: l’analisi è infatti focalizzata sul valorizzare la scelta del gestore pubblico e cerca palesemente di sminuire il sistema misto. In sostanza la Provincia continua a commissionare studi e pareri pur di ottenere la risposta che fa comodo nell’ottica di preservare le promesse fatte ad Apostoli. La verità purtroppo è sotto gli occhi di tutti da diverso tempo: i fragili equilibri dell’attuale maggioranza costringono l’amministrazione provinciale ad un’impasse totale, questo fronte non fa eccezione. Il costante ricorso a pareri sulla gestione dell’acqua, oltre a prevedere dei costi, non fa altro che allungare i tempi e di questo passo è molto improbabile che si riesca a deliberare un cambio di gestione entro la scadenza dell’attuale Presidenza. Infatti non solo è assente qualsiasi riferimento ad un vero e proprio piano industriale, ma addirittura il Consiglio Provinciale potrebbe essere chiamato a votare solo una semplice richiesta di un parere all’Ambito che però di fatto rimanderebbe ancora avanti le decisioni di diversi mesi. Il rischio concreto è che si finisca per non decidere e vincolare questa scelta alla prossima amministrazione, qualunque essa sia”.

“Chi ricopre un incarico pubblico – concludono i rappresentanti del centrodestra – ha l’onore e l’onere di fare una scelta con l’obiettivo di fare l’interesse della collettività, non si può passare anni a decidere di non decidere. Riteniamo che questo atteggiamento sia profondamente irrispettoso nei confronti dell’Istituzione Provincia, di tutti gli amministratori locali che vi fanno riferimento e di riflesso anche per quei cittadini che a cascata si troveranno a subire indirettamente tutto questo”.


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