di Sara Ferrari – Il levriero è conosciuto fin dall’antichita’ dai Romani. Discendente dagli antichi levrieri asiatici si è adattato ai diversi terreni (steppe e pianure). Ne esistono di vari esemplari e i due principali, che spesso sono nelle case degli italiani, sono il levriero spagnolo e irlandese. Il Galgo Español è uno degli antenati dell’irlandese Greyhound. In Spagna questa razza è utilizzata per la caccia mentre in Irlanda prevalentemente per le corse che sono legali ed autorizzate, non vengono imposti controlli ed obblighi verso i cani che vi partecipano. Il “successo” di un levriero nelle competizioni arriva dopo mesi di duri ed estenuanti allenamenti e sforzi, circa 5 ore al giorno, dove sono richieste abilità e velocità ma anche astuzia.
Le corse commerciali con i greyhound, chiamate anche industrie delle corse “greyhound racing”, esistono al momento in alcuni paesi del mondo: Usa, Irlanda, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Messico, Vietnam.
In questi circuiti i levrieri devono seguire la lepre nella sua traiettoria: coloro che non lo fanno e “tagliano”, sono scartati. L’età per le competizioni è di 3 anni, dopodichè l’animale è maturo e “pensa”, cioè, vede la lepre come una preda e comincia a ucciderla e a saltare la traiettoria. Ecco che diventa un problema, un peso, una spesa.
In Spagna la situazione è diversa. Qui sono utilizzati per la caccia. Infatti la vita dei levrieri galgos inizia quasi sempre in un campo di gitani o di cacciatori dove sin da cuccioli questi cani sono oggetto di maltrattamenti e privazioni. Se durante le battute di caccia un cane si ferisce o si smarrisce viene abbandonato al suo destino, che il più delle volte è la morte. I più bravi a cacciare, invece, sono “premiati” con la marchiatura a fuoco dell’iniziale del proprio Galgeros (addestratore) per evitare furti da parte di altri cacciatori.
Cosa accomuna la vita dei levrieri se non fanno il loro “dovere”?
Abbandoni, maltrattatamenti e/o uccisione. Per quanto questo ci possa fare inorridire è una realtà, molto vicina a noi. Giusto per dare qualche riferimento in Spagna si contano 10.743 GALCUEROS CONFEDERATI.
La Fundaciòn Benjamìn Mehnert è una struttura a Siviglia che salva, cura e riabilita queste dolci creature.
E cosa centra Brescia in questo?
Queste informazioni servono per collocare il levriero e capire come poter aiutare questi animali. Diverse associazioni si occupano di mettere in contatto coloro che vogliono adottare con le organizzazioni che li hanno in stallo, in Spagna, Irlanda o in Italia.
Ecco perché si parla di adozioni oltre i confini. Perché è difficile trovare levrieri nei canili di Brescia e provincia in quanto l’abbandono avviene prevalentemente nel Paese dove sono utilizzati in massa e dove quando non sono più utili, se sono fortunati, sono appunto lasciati al randagismo.
Enpa ad esempio ha in essere il progetto Spagna. Il Progetto Spagna prende vita nel dicembre 2010 dall’ iniziativa di alcuni volontari. Nell’arco di 11 anni salva la vita a oltre 600 cani spagnoli destinati a morte certa nelle perreras (canili spagnoli). Gli ultimi arrivi si sono verificati nel mese di Settembre 2022 – (87° Viaggio) precisamente a Osio Sotto (BG).
Adottando un cane se ne salvano due: l’adottato, ma ancor di più il levriero che attende nelle campagne e che prenderà il suo posto nell’associazione locale. Ecco perché si parla di adozione responsabile.
La consapevolezza che per struttura e selezione tale razza sia in grado di dedicarsi alla corsa non significa che nella quotidianità sia una tipologia canina difficile da gestire. Ho avuto la possibilità di conoscere uno di questi adottanti che vive a Brescia e che ben tre ne ha salvati. Tre cani che hanno avuto la fortuna di invecchiare con la tranquillità di avere vita ed infatti Star, il più anziano, è arrivato in città all’età di 2 anni e oggi è un felice anziano di 10 anni.
Come vi ho anticipato, diverse associazioni in Italia danno l’opportunità di far arrivare l’adottato anche nel bresciano, Enpa con progetto Spagna, Gaci – associazione storica- così come la fondazione citata sopra. Per ognuna potrete trovare levrieri da adottare.
FBM FONDACION BENJAMIN MENHERT
Ricordiamoci che nel nostro Paese le corse dei cani sono di fatto illegali. L’ultimo cinodromo attivo, a Roma, ha chiuso definitivamente nel 2022. A decretare la fine dei cinodromi sono state anche varie leggi approvate negli ultimi anni che hanno classificato illecite queste attività. Ma, esiste un ma. Attualmente in Veneto è quasi ultimata la costruzione di un nuovo cinodromo che dovrebbe essere dedicato a corse amatoriali. E se sarà realmente attivato una necessaria regolamentazione per evitare il proliferare di un mercato collaterale di scommesse clandestine e garantire tutela a questi cani sarà d’obbligo.
Come sempre l’obiettivo è divulgare comportamenti sostenibili e dunque etici verso animali senzienti che meritano una vita di rispetto per quello che sono e non per quanto vincono o quanto veloce corrono. Facciamo lo specchio di noi stessi, facciamo con responsabilità quel che facciamo.
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CHI SONO?
Sara Ferrari… Laurea presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia come educatore e specializzazione in colloqui clinici ed attività consultoriali presso l’Università Cattolica passando per il corso di perfezionamento in Psicologia Clinica perinatale. La formazione professionale improntata agli studi psico-socio-educativi è stata applicata lavorando in servizi formativi ed educativi, in particolare in centri rivolti a minori per prevenzione del disagio ed alle famiglie per interventi di riduzione dell’abbandono scolastico.La passione per il gioco con gli animali, che sono per me la dimensione della pace, insieme all’attrazione per l’osservazione e la comunicazione sono i fuochi che mi animano.
. Gli ultimi arrivi si sono verificati nel mese di Settembre 2022 – (87° Viaggio) precisamente a Osio Sotto (BG).){kind=link}