🔴🔴 Omicidio di Cologne, è stata una spietata esecuzione della criminalità organizzata?
Emergono nuovi, inquietanti, dettagli sul brutale omicidio che si è consumato lunedì in Franciacorta. La vittima – il cui corpo è stato rinvenuto carbonizzato nel baule di una Range Rover nelle campagne di Cologne – sarebbe un 40enne kosovaro (residente a Rovato) di cui non si hanno notizie da due giorni. Solo il Dna potrà fornire la certezza sull’identità, ma i dubbi sembrano pochi.
Di certo, il profilo della persona che aveva in utilizzo la macchina (parente del proprietario della vettura, estraneo ai fatti) è inquietante. Stando a quanto parzialmente anticipato ieri da BsNews e riportato oggi da diverse fonti, infatti, di lui si stava già occupando la Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia nell’ambito di un’inchiesta su armi e droga.
La morte dell’uomo, poi – stando ai primi rilievi del medico legale – potrebbe essere stata provocata da un proiettile: l’assassino lo avrebbe legato, imbavagliato, freddato e infine bruciato. Poi ha raggiunto a piedi la propria vettura o i complici, pare lontano da occhi indiscreti (compresi quelli elettronici delle telecamere). Modalità d’azione che fanno pensare istintivamente alla criminalità organizzata. In quel caso, però, resterebbe da capire perché l’omicida abbia deciso di liberarsi del corpo in pieno giorno, dando fuoco alla vettura, invece di scegliere modalità più “sicure” per far sparire il corpo. L’obiettivo era proprio quello di dare un segnale pubblico a qualcuno, come fa la mafia nei momenti di maggiore prepotenza?